TARANTO - Il Tribunale di Taranto ha riconosciuto 540mila euro di risarcimento ad un operaio che ha contratto il mesotelioma pleurico lavorando a contatto con l’amianto sulle navi della Marina. La sentenza del tribunale di Taranto impone al ministero della Difesa di corrispondere la cifra all'uomo, oggi 65enne, esposto per anni alle fibre di amianto presenti sulle navi a bordo delle quali aveva lavorato come tubista.
«Le navi della Marina Militare - spiega Luciano Carleo, presidente di Contramianto Onlus- su cui aveva lavorato l'operaio per quasi un ventennio, sino alla metà degli anni 90, erano tutte coibentate con amianto come si legge negli atti acquisiti presso l'Arsenale di Taranto».