In Puglia e Basilicata
Migranti
26 Luglio 2022
Redazione online
TARANTO - «Le condizioni in cui operano gli agenti, soprattutto in estate, sono incompatibili con qualsiasi elementare forma di protezione e benessere del personale. Dal punto di vista igienico/sanitario la situazione è ad alto rischio di infezioni: caldo estremo, topi, vermi e liquami costituiscono grave pericolo per la salute e la sicurezza del personale di servizio e per gli stessi ospiti. Chiediamo pertanto l’immediata chiusura dell’Hotspot di Taranto fino al suo completo adeguamento alle più elementari norme di sicurezza ed igienico/sanitarie». E’ quanto sollecita la segreteria provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), che ha tenuto questa mattina un presidio davanti alla Prefettura di Taranto con la distribuzione di un volantino che denuncia "l'inadeguatezza dell’Hotspot» e riporta una serie di rivendicazioni. «Assistiamo oramai da anni - sottolinea il segretario provinciale del Sap Pasquale Magazzino - al fallimento della politica migratoria e ad un sistema di accoglienza colabrodo. L’Hotspot di Taranto ne è l’esempio lampante. La struttura viene utilizzata difformemente dagli altri centri adibiti a 'punti di crisì, senza che sia mai stata fatta chiarezza circa la ratio di questa scelta. L’Hotspot tarantino dovrebbe essere un centro di temporanea accoglienza perché la struttura non è dotata di tutti i servizi e non è idonea per sostenere una permanenza così lunga di un numero significativo di persone». Il sindacato invita il prefetto Demetrio Martino «ad ispezionare e verificare la salubrità della postazione di polizia prefabbricata adibita ad ufficio in uso al responsabile del personale delle forze dell’ordine., nonché constatare i disagi a cui sono sottoposti gli operatori di polizia che svolgono il servizio lungo il perimetro dell’Hotspot in particolare modo nei mesi estivi».
Altri contenuti dalla Sezione:
i più visti della sezione
PRIMO PIANO
Lascia un commento:
Condividi le tue opinioni su