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Parco eolico marino, a Taranto è già partito il conto alla rovescia

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Parco eolico marino, a Taranto è già partito il conto alla rovescia

L'inaugurazione ci sarà il 21 aprile alla presenza dei ministri Carfagna, Giorgetti e Giovannini

Sabato 16 Aprile 2022, 12:04

TARANTO - Meno cinque. Da oggi scatta il conto alla rovescia che precede l’accensione se così si può dire, o la messa in esercizio per dirla ancora meglio, del parco eolico in mar Grande. Si conclude così un progetto avviato quattordici anni fa.

Il 21 aprile, quindi, ci sarà il varo delle torri eoliche e, ancor prima, si terrà una tavola rotonda sul grande tema delle energie rinnovabili. Al pubblico confronto dal titolo “Beleolico, Taranto riparte con energia - L’Italia scommette sulle rinnovabili”, dopo i saluti di rito dei rappresentanti degli enti locali (Comune e Provincia di Taranto) e di Riccardo Toto, direttore generale di Renexia, interverranno: Franco Bernabè, presidente di «Acciaierie d’Italia»; Alessandro Cecchi Paone, giornalista scientifico; Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente; Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia; Sergio Prete, presidente dell’Autorità di Sistema portuale; Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale; Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico; Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile ed Enrico Cisnetto, editorialista. Infine, ci sarà l’accensione simbolica del parco eolico da parte dell’arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro.

Per la cronaca, quello di Taranto è il primo parco eolico marino in Italia e dell’intero Mediterraneo. Avrà, dunque, dieci turbine per una capacità complessiva di 30 Megawatt e produrrà oltre 58mila megawattora, pari al fabbisogno annuo di 60mila persone residenti a Taranto. In termini ambientali, fanno notare da Renexia, vuol dire che, nell'arco dei 25 anni di vita dell'impianto, ci sarà un risparmio di circa 730mila tonnellate di anidride carbonica. Le turbine sono di MingYang Smart Energy, che è il più grande produttore cinese del settore e sono state dislocate a partire dall’area vicina al Molo polisettoriale sino al tratto che corrisponde al Lungomare, all’altezza dello storico edificio dell’ufficio postale centrale.

ll parco ha iniziato a formarsi lo scorso settembre, con l’arrivo della cosiddetta nave - cantiere e il posizionamento delle componenti del primo aerogeneratore, denominato «G07». Dopo l’installazione parziale nei fondali delle fondazioni monopalo di acciaio (lunghe 50 metri, spesse 4,5 e pesanti 400 tonnellate) sono state impiantate le prime torri, suddivise in quattro segmenti e alte circa 110 metri. Inoltre, per la distribuzione dell'energia sul territorio, a 3 chilometri dal parco eolico in prossimità della strada statale «106», Renexia ha costruito una sottostazione. Che riverserà l'energia «verde» alla rete elettrica nazionale gestita da «Terna» e da qui verrà poi immessa su larga scala. La società, che per questo progetto ha investito 80 milioni di euro, è già al lavoro per creare una filiera industriale intorno al parco. Obiettivo? Valorizzare, promettono da Renexia, le risorse imprenditoriali e professionali presenti a Taranto e far nascere così una filiera italiana per la realizzazione e la gestione di parchi eolici offshore. In questo modo, l’area ionica potrebbe diventare un punto di riferimento del settore.

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