TARANTO - In preda all'alcool, tentano di rapinare un supermercato ma vengono arrestati. In carcere sono finiti due africani, sorpresi a rubare prodotti alimentari dagli scaffali dell'esercizio commerciale in via Falanto a Taranto. I due, alle rimostranze del personale che aveva chiesto di restituire quando indebitamente prelevato, sono andati in escandescenza e, reagendo in malo modo, hanno danneggiato gli arredi del negozio, con minaccia nei confronti dei presenti fino ad aggredire anche il direttore del supermercato. Dalle testimonianze raccolte sul momento, è emerso che i due, in grave stato di agitazione dovuta a probabile assunzione di bevande alcoliche, hanno sferrato calci e pugni anche dopo che il personale era riuscito, con fatica, a spingerli fuori l’attività commerciale. Proprio sul marciapiede, uno dei due, il più esagitato, ha sferrato calci e pugni contro le vetrate del supermercato, mandando in frantumi quella in via Falanto.
Il tempestivo arrivo delle Volanti ha scongiurato il peggio. All’arrivo dei poliziotti, uno dei due ha brandito tra le mani la piantana di un ventilatore in struttura metallica, con quale ha cercato di colpire gli agenti. Con non poche difficoltà, i poliziotti hanno fermato i due uomini sul marciapiede antistante il negozio e, dopo alcuni concitati momenti, sono riusciti ad avere la meglio sui due presunti ladri, riuscendo ad immobilizzarli e renderli inoffensivi. Gli agenti, nonostante la strenua resistenza, sono riusciti a far entrare i due all’interno dell’auto di servizio e ad accompagnarli negli uffici della Questura. Le fasi d’identificazione e l’interrogazione alle banche dati in uso alle Forze di Polizia hanno permesso di stabilire che i due, uno gambiano e l’altro maliano, senza fissa dimora, annoveravano numerosi precedenti per furto e ricettazione.
Trasmessi gli atti all'autorità giudiziaria competente per la convalida, i due uomini sono stati arrestati perché ritenuti presunti responsabili di violenza, resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato e tentata rapina impropria. Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati accompagnati nella locale Casa Circondariale. Tutta la merce presa dagli scaffali e non pagata è stata restituita.