TARANTO - «I lavori di pubblica utilità per i quali dovrebbero essere impiegati i lavoratori ex Ilva in Amministrazione straordinaria, in cassa integrazione dall’autunno del 2018, i corsi di formazione perché questa platea di lavoratori possa reinventarsi e trovare una nuova collocazione nel mondo del lavoro, la rivisitazione dell’integrazione salariale e lo sblocco del Tfr»: sono i punti alla base della manifestazione di protesta organizzata dall’Usb di Taranto per venerdì 11 marzo, a partire dalle 9, sotto la sede della Regione Puglia sul Lungomare Nazario Sauro a Bari. Oltre a una rappresentanza dei 1600 lavoratori rimasti alle dipendenze dell’Ilva in As in regime di cassa integrazione straordinaria, parteciperanno all’iniziativa i lavoratori precari della Sanitaservice che svolgono servizi per conto dell’Asl e i lavoratori delle mense ospedaliere.
«Dopo le ultime esternazioni di Acciaierie d’Italia - sottolinea l'Usb - la situazione in cui versano i dipendenti dell’ex Ilva sembra peggiorare dal momento che in nessun modo gli attuali gestori dello stabilimento tarantino si esprimono in merito al futuro degli stessi. Perciò l’Usb sarà nel capoluogo pugliese per chiedere alla Regione di essere concretamente al fianco dei lavoratori. Per l’occasione, il sindacato chiede attenzione e sostegno a consiglieri e assessori regionali e ai parlamentari ionici».
