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Tavolo per Taranto: Carfagna, progetti per riscatto città

 
Redazione online

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L'annuncio del Ministro Carfagna: 600 milioni per l'imprenditoria del Sud

Interessati oltre 300 lavoratori, Esposito nominato Responsabile

Martedì 13 Luglio 2021, 17:51

TARANTO - «Con nuovi progetti aiutiamo il riscatto della città». Così la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, che oggi ha presieduto la riunione in videoconferenza del Tavolo permanente per Taranto di attuazione del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis). Oggi si è proceduto alla nomina di Paolo Esposito, direttore generale dell’Agenzia per la Coesione territoriale, a Responsabile Unico del Contratto (Ruc). «Questo consentirà uno scatto in avanti del Cis - ha spiegato Carfagna - e per me rappresenta la volontà di mantenere un’attenzione costante su Taranto e sull'attuazione di questo Contratto istituzionale di sviluppo». La ministra ha poi espresso «preoccupazione per gli interventi di bonifica del territorio previsti dal Cis. Lo stato di attuazione - ha detto - è ancora insoddisfacente: per questo chiedo al nuovo Ruc di effettuare una ricognizione per individuare gli ostacoli».

Tra gli interventi approvati nella riunione del Tavolo, l'accordo con il Ministero della Difesa e la Marina Militare per la valorizzazione culturale e turistica della Stazione Torpediniere e il progetto di recupero di aree a verde e relitti stradali promosso dal Comune di Taranto e finanziato dalla Regione Puglia, con risorse anticipate dal Ministero per il Sud a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione. Iniziativa che consentirà di reimpiegare a breve termine circa 130 lavoratori della società Infrataras rimasti senza lavoro dopo la fine del progetto Verde Amico. «A questi - conclude Carfagna - si aggiungono i 200 circa, più l’indotto, che il Gruppo Ferretti stima di assumere all’interno dell’insediamento industriale, che nascerà grazie proprio all’inserimento di questo intervento nel Cis. Si tratta di segnali importanti per i cittadini di Taranto, costretti finora a subire una delle contraddizioni più inaccettabili, quella che contrappone i diritti fondamentali alla salute e al lavoro. Con questi interventi, che si sommano agli investimenti già inseriti nel Pnrr per il porto e la Zes Jonica, possiamo accompagnare le famiglie tarantine nel loro desiderio di riscatto, verso uno sviluppo sostenibile sul piano sociale e ambientale». 

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