Martina Franca, Graziana e il Covid sconfitto: «La malattia ci invita a riflettere»
NEWS DALLA SEZIONE
Taranto, scoperta discarica abusiva su 60mila metri quadrati: anche amianto tra rifiuti abbandonati
Mittal Taranto, pericolosità altoforni: esposto presentato in Procura
Taranto, vaccini al Palaricciardi: in un giorno 920 dosi
Taranto, soldi e posti di lavoro per far votare gli amici del clan
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
La candidatura
Alessandro Salvatore
15 Gennaio 2021
Questa mattina, alle ore 10,45, la candidatura di Taranto con la Grecìa salentina a «Capitale italiana della Cultura 2022» sarà presentata ufficialmente al Mibact. Come da regolamento, ciascuna delle dieci città finaliste espone in audizione il proprio dossier. Per la candidatura «salentina», etichettata con lo slogan «La cultura cambia il clima», il progetto sarà illustrato in via telematica per ragioni anti-Covid, da questi soggetti istituzionali: il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il suo vice e assessore comunale alla Cultura Fabiano Marti, il direttore generale dell’ente jonico Ciro Imperio e il presidente dell’Unione dei 12 comuni della Grecìa salentina Roberto Casaluci. L’audizione al Ministero della Cultura è visibile sul canale You Tube del Mibact.
Dopo lo studio delle candidature, sarà compito della giuria (presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni) raccomandare al ministro Dario Franceschini il progetto idoneo alla designazione di città «Capitale 2022» entro il 18 gennaio, al fine dell’attribuzione del titolo da parte del Consiglio dei ministri.
Taranto, dopo una doppia selezione partita da 43 concorrenti (in seguito ridotte a 28), con lo slogan «La cultura cambia il clima» concorrerà nella decina finalista con Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, la Marca Trevigiana, Procida, Trapani, Verbania e Volterra. Il capoluogo jonico, assieme alla Grecìa, vive con spirito ottimistico la sua designazione «che per noi rappresenta la partita della vita, in un contesto resiliente votato al cambiamento che in Italia costituisce un unicum» evidenzia il sindaco Melucci. «Siamo la città che ha organizzato più eventi e festival dopo il lockdown, siamo contenti di farlo. Condividiamo con gli amici della Grecìa Salentina - spiega il primo cittadino - molte cose, ma soprattutto la consapevolezza che siamo ciò che raccontiamo. Da decenni i nostri comuni lavorano sinergicamente sui temi della cultura». Mare, storia, ambiente, innovazione, arti, riti, tradizioni ed enogastronomia, sono i «differenti climi della nostra terra ideale, compresi in un piano sostenibile, secondo i dettami dell’Agenda Onu» rimarca Melucci. Il suo ottimismo, sulla presentazione del dossier di una candidatura che, se vinta, elargirà un milione di euro di contributo, è rinfrancato dalle previsioni. Taranto e la Grecìa Salentina sarebbero in pole position nell’aggiudicazione del titolo, a fianco di Trapani, la Marca Trevigiana e L’Aquila. Si tratta di ipotesi che dovranno essere verificate dalla decisione del Consiglio dei ministri, una volta colto l’indirizzo della giuria che raccomanderà la candidatura migliore a Franceschini. Proprio quest’ultimo che, recentemente, ha dato avvio alla prima Soprintendenza del patrimonio subacqueo italiano, affidandola a Taranto, ricostituendola col suo prestigio archeologico ultrasecolare, attraverso un inedito istituto di pluricompetenze, annettendo anche belle arti e paesaggio. Il ministro della Cultura, dunque, conosce bene la realtà jonica, attualmente impegnata in un processo di riconversione, che ha il suo riflesso nell’operatività del Contratto istituzionale di sviluppo, dal quale affiora il rapporto costante col governo centrale. Oltre al dialogo con Roma, sotto la previsione dell’ottenimento del titolo, per Taranto giocherebbe a favore l’alleanza sottoscritta col Comune di Bari, che è un’altra concorrente della sfida. I due territori, indipendente dall’esito del concorso, hanno firmato l’impegno a condividerne i relativi programmi, col supporto annunciato da parte della Regione Puglia. Questa filosofia di «squadra» istituzionale sarebbe vista positivamente da parte di Roma.
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su