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Porto di Taranto: è iniziata la ripresa, ecco tutti i piani sullo scalo

 
Redazione online

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terminal porto di Taranto

Parla la general manager di Ylport Del Prete

Domenica 27 Dicembre 2020, 19:18

TARANTO - «Abbiamo riattivato i traffici intercontinentali containeristici e nel 2020, nonostante i rallentamenti dovuti al Covid, dopo diversi anni di inoperatività Taranto si è riposizionata sulle mappe internazionali dello shipping e dei traffici commerciali containerizzati quale hub strategico del Mediterraneo». Parola di Raffaella Del Prete, general manager della società San Cataldo Container Terminal del gruppo turco Yilport, titolare della concessione per l'utilizzo del molo container. «Nel 2019 - dice Del Prete - si è concluso l’iter di concessione ma formalmente a fine febbraio del 2020 ci sono state consegnate le aree del terminal. Il 2020 - aggiunge - è stato dunque l’anno in cui si è concretizzata la ripartenza del terminal container del molo polisettoriale, prima a luglio con la linea Turmed e successivamente, a dicembre, con una seconda linea Adrinaf, operate entrambe dalla Cma-Cgm». Quest’ultima è una compagnia francese di cui Yilport è azionista mentre le due linee feeder (rispettivamente con scalo bisettimanale e settimanale) coprono sia l’area del Mediterraneo che il Nord Adriatico, comprese Slovenia e Croazia. La linea Turmed sta lavorando in particolar modo con l’import su Taranto. «Il porto di Taranto sta vivendo un momento di grande vivacità e anche grazie a Yilport, oggi si pone in una posizione di rilievo per le rotte intercontinentali dei traffici commerciali» rileva Del Prete, che cita «gli importanti lavori di ammodernamento infrastrutturale e tecnologico che Yilport sta concretizzando nella San Cataldo Container Terminal sulle macchine e le strutture lasciate dall’ex terminalista sei anni fa orsono». Infatti, aggiunge, «nonostante gli impatti negativi del Covid, i lavori di revamping delle gru e di riqualificazione delle aree, sono cominciati non appena Yilport ha preso consegna delle aree e stanno proseguendo in questa ultima parte del 2020 in maniera molto spedita». «Nei primi 3 mesi 2021 - sottolinea la general manager - avremo disponibilità importanti per l’operatività del terminal: 2 gru di banchina e 4 gru di piazzale saranno operative entro febbraio».

Queste gru consentiranno di far arrivare al terminal di Taranto navi più grandi e quindi di aumentare il traffico. Inoltre, «rispetto al passato il terminal - spiega Del Prete - sta diversificando i propri servizi inserendo anche gli special cargo e i project cargo, ossia quel tipo di merce che per peso e dimensioni non può essere trasportata in container. Sono stati avviati e completati con successo sia un’attività di special cargo (spostamento e carico su nave di 2 piattaforme petrolifere), che una di general cargo». Si tratta in quest’ultimo caso dello «scarico da una nave mercantile di oltre 100 tubi da circa 13 metri e dal peso di diverse tonnellate cadauno. I tubi - conclude Del Prete - sono stati posizionati a piazzale per essere poi caricati su mezzi gommati per raggiungere le destinazioni finali».

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