Saranno l’autopsia e le indagini dei carabinieri della stazione di Lizzano a fare chiarezza sulla morte di Stefania Zizza, la 49enne di Sava trovata priva di vita lo scorso 1 novembre nella villetta del padre a Torre Ovo, marina di Torricella. Il marito della donna, un commerciante di auto di Sava, è indagato per omicidio volontario, a seguito dell’informazione di garanzia firmata dal sostituto procuratore Mariano Buccoliero, titolare dell’indagine. L’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Falco, nell’interrogatorio svoltosi l’altro giorno in Procura, ha respinto ogni addebito. L’informazione di garanzia si è resa necessaria per far svolgere, con tutte le garanzie di legge e dunque nel pieno contraddittorio delle parti, l’accertamento autoptico al medico legale Francesco Introna sul corpo della donna, riesumato per l’occasione dopo che all’indomani del ritrovamento del cadavere erano stati celebrati i funerali.
I nodi da sciogliere non mancano per i militari guidati dal maresciallo Casimiro Di Fiore. Stando a quanto si è appreso, i rapporti della coppia erano turbolenti da tempo, a causa della presenza di un’altra donna nella vita del commerciante di auto, e si erano irrimediabilmente compromessi alla fine dell’estate quando Stefania Zizza aveva deciso di troncare ogni rapporto col marito. Aveva interpellato un avvocato divorzista per avviare le pratiche della separazione (l’incontro decisivo doveva svolgersi due giorni prima della morte ma fu rinviato all’ultimo minuto) e si era rivolta a una psicologa di Lizzano per ritrovare almeno una parte della tranquillità perduta. Nulla, anche scorrendo la bacheca Facebook della donna, che, però, facesse pensare al suicidio. La mattina dell’1 novembre Stefania Zizza è andata al cimitero San Brunone di Taranto con alcuni suoi conoscenti a far visita ai defunti e poi aveva in programma di pranzare con uno dei due figli. Il programma è saltato e così, vista la bella giornata, ha deciso di fare una passeggiata a mare con il suo amato cane. Il marito l’ha trovata - così almeno sostiene, con una versione al vaglio degli inquirenti - impiccata nel garage della villetta di famiglia a Torre Ovo. Molte le cose che non tornano, a partire dalla posizione dell’auto della donna (parcheggiata in direzione Sava, dunque non messa di chi sta per farla finita) e dal giallo delle chiavi della villetta (le aveva Stefania, come ha fatto il marito dunque a entrare e a ritrovare il cadavere?) ma nulla che al momento possa consigliare giudizi affrettati in uno o nell’altro senso.