Un ostello. Di lusso, però. Anzi, per scriverlo esattamente, si tratta di un boutique hostel. No, non è un hotel. C’è una lettera (la s) che fa capire subito che non si pensa ad un albergo, ma ad un ostello. Che, in linea generale, è una struttura ricettiva solitamente frequentata dai più giovani nei loro soggiorni turistici.
Già, ma quest’idea in quale parte del territorio comunale prenderebbe forma? In Città Vecchia, naturalmente, che peraltro ben si presta ad ospitare un centro che... ospiti i turisti. Più nel dettaglio, il sito prescelto è l’immobile che si trova in via Garibaldi all’angolo con vico Novelune non lontano, quindi, dalla chiesa dedicata a San Giuseppe.
In particolare, nella determina dirigenziale (ovvero nel provvedimento adottato dal Comune di Taranto) si legge che «a seguito degli incontri avvenuti con tutti i soggetti coinvolti nel procedimento, e cioè gli addetti ai lavori e gli interessati al progetto, l’Amministrazione comunale intende attribuire al palazzo - si riporta testualmente - una valenza ricettiva di tipo residenziale. Questa destinazione - sottolineano i tecnici del Municipio - è, peraltro, in linea con il nuovo programma di mercato che richiede una differenziazione dell’offerta». E così, prestando particolare attenzione ai servizi da offrire l’Amministrazione comunale dà così avvio «a - è questo il passaggio centrale - un boutique hostel con la possibilità di rendere gli spazi di condivisione flessibili a diverse necessità».
Sin qui, l’idea. Dal punto di vista amministrativo (ma anche tecnico), il complesso progetto sarà firmato dal raggruppamento temporaneo di professionisti composto da: Emilio Maiorino & partners S.r.l. (Capogruppo mandatario); Cooprogetti Soc. Coop. (mandante) e dall’architetto Flora Maiorino (mandante). Inizialmente, questa proposta aveva un costo stimato intorno a 1,6 milioni di euro, poi però (anche a seguito delle indicazioni del Comune e dopo il confronto aperto al tavolo del Contratto di sviluppo) la cifra ha superato la quota di 2,2 milioni di euro.
Ma non è stata questa l’unica novità in corso d’opera che si è registrata per quel che riguarda l’immobile di via Garibaldi angolo vico Novelune. In realtà, è stata modificata anche la destinazione d’uso così come si dice in gergo. In origine, infatti, il Municipio pensava di costruire all’interno di quel fabbricato una trentina di alloggi da destinare agli studenti universitari fuori sede ovvero da riservare a chi studia nelle aule di via Duomo (Giurisprudenza) ma non risiede a Taranto. Questa strada, però, non è stata più percorribile. Il motivo? Per accedere ed ottenere le risorse pubbliche che l’Adisu stanzia per realizzare questi servizi a beneficio degli universitari, infatti, la condizione necessaria e sufficiente è che ci sia un certo numero di studenti non residenti a Taranto tra i frequentatori della sede ionica. Parametro che, però, non sarebbe stato raggiunto. Archiviata, dunque, l’ipotesi della Casa per lo Studente (che potrebbe essere comunque realizzata per gli studenti di Medicina magari nella zona dell’ospedale «SS. Annunziata»), si è poi concretizzata in chiave turistica. Per aumentare l’offerta di posti nel centro storico realizzando, quindi, un ostello. Pardon, un boutique hostel.