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Taranto, progetto per la foresta urbana: ok dalla Conferenza di servizi

Taranto, progetto per la foresta urbana: ok dalla Conferenza di servizi

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Taranto, progetto per la foresta urbana:  ok dalla Conferenza di servizi

Il quartiere Tamburi verso la rigenerazione «verde»

Domenica 25 Ottobre 2020, 12:47

Raggiunto un altro gradino lungo la scala che porterà (si spera) alla rigenerazione in chiave ecologista del quartiere Tamburi di Taranto. Nei giorni scorsi, infatti, si è finalmente e positivamente la Conferenza di servizi che ha dato il via libera al progetto per la realizzazione di una foresta urbana. Ma non solo. Proprio nei giorni scorsi, gli uffici tecnici comunali hanno, come si dice in gergo, validato la proposta definitiva elaborata dai progettisti che si erano aggiudicati la gara d’appalto indetta dall’Amministrazione comunale. Ora, si potrebbe procedere in due modi: o, nel corso delle prossime settimane, gli stessi tecnici del raggruppamento temporaneo di imprese assegnatario della progettazione consegnano al Comune il progetto definitivo oppure il Municipio potrebbe anche scegliere la strada dell’appalto integrato. Che, infatti, consentirebbe all’Amministrazione comunale di far redigere la progettazione esecutiva all’azienda che si aggiudicherà il bando di gara per i lavori.

Ci si avvicina, dunque, a realizzare un’area verde in grado di bloccare le polveri inquinanti nel quartiere più degli altri vicino allo stabilimento siderurgico.

Si vede, dunque, il (primo) traguardo per quel che riguarda la realizzazione della Foresta urbana - ambito Nord - del quartiere Tamburi.

Per la cronaca, è opportuno ricordare che i lavori a cui si fa riferimento sono previsti nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo per l'area di Taranto e, in particolare, fanno leva sul finanziamento della delibera Cipe n. 100 del 23 dicembre 2015 (6,8 milioni di euro), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 marzo 2016. Esattamente, si tratta della “Forestazione urbana phitoremediation (zona nord)”.

Va, inoltre, sottolineato che il 20 giugno dell’anno scorso era stato sottoscritto il contratto tra il Municipio e il raggruppamento temporaneo di professionisti (Rtp) per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria per la rivisitazione del progetto preliminare (posto a base di gara), nonché per la redazione dei progetti definitivo ed esecutivo dei lavori. Al lavoro, dunque, sono Land Italia srl (mandataria); architetto Michele Sgobba (mandante); architetto Cosima Lorusso (mandante) e il geologo Mario Alfino (mandante).

Il pool di progettisti, peraltro, aveva già consegnato il relativo studio complessivo di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento, come richiesto dalla direzione Lavori pubblici.
Sulla scorta del progetto, l’Amministrazione comunale aveva sospeso i lavori ritenendo indispensabile approfondire alcune indagini conoscitive dell’area di intervento e avviando delle indagini ambientali di caratterizzazione del sito sia per quanto riguarda i parametri dei terreni (per il successivo dimensionamento delle opere delle fondamenta) che per qualificare le matrici ambientali (terreni e acque di falda). Il tutto, in riferimento ai rischi ambientale e sanitario. Tutto questo, per poter meglio definire il grado di contaminazione presente in quel sito.

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