TARANTO - «Ospite ieri sera a Porta a Porta, in una trasmissione senza contraddittorio, l’amministratore delegato di ArcelorMittal ha mentito spudoratamente di fronte a milioni di italiani. In merito allo stabilimento tarantino, Lucia Morselli ha parlato di impianti dotati di tecnologie avanzate. La verità è sotto i nostri occhi ogni giorno con tutti i suoi effetti che si traducono in incidenti in diversi reparti. Lo stabilimento è vetusto e sta cadendo a pezzi».
Lo afferma Franco Rizzo, coordinatore provinciale dell’Usb di Taranto, aggiungendo che «anche questa intervista trasmessa dalla Rai è uno schiaffo a lavoratori e comunità. Ancora menzogne di fronte alle quali rispondiamo chiedendo ancora l’allontanamento della multinazionale». L’Usb denuncia «la pressoché totale assenza di Dispositivi individuali di protezione (Dpi). Mancano tute, scarpe antinfortunistiche, occhiali e maschere antipolvere - sostengono Alessandro D’Amone (Esecutivo Usb) e Vincenzo Mercurio (RLS) - in tutti i reparti della fabbrica. Cosa altrettanto significativa: l’acqua da bere viene letteralmente centellinata, con tanto di firma da parte di coloro che la ritirano e indicazione del numero di bottigliette; scarseggia anche la carta nei bagni. Ciò accade soprattutto nelle zone maggiormente frequentate da lavoratori, e quindi Acciaieria 2 Colate Continue, Altiforni, Agglomerati e Cokerie».