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Taranto, rimossa e distrutta bomba d'aereo da 500 libbre

 
Redazione online

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Palombari Marina e artificieri Esercito lavoro congiunto nel porto di Molfetta

Intanto, sempre nella la città dei due mari, è in corso un addestramento della Squdra navale della Marina militare

Giovedì 18 Giugno 2020, 13:55

TARANTO - I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, sono intervenuti sul litorale di San Vito per condurre una operazione subacquea tesa a rimuovere e distruggere una bomba d’aereo da 500 libbre risalente alla seconda guerra mondiale.

L’attività di bonifica è stata richiesta dalla Prefettura di Taranto a seguito della segnalazione, da parte di un privato cittadino alla locale Capitaneria di Porto, circa il rinvenimento di un grande manufatto, riconducibile ad un residuato bellico, prossimo alla scogliera di uno stabilimento balneare e posto alla profondità di soli 5 metri. L’intervento degli operatori di Comsubin ha permesso di riconoscere l’oggetto segnalato come una bomba d’aereo da 500 libbre, contenente circa 120 Kg di esplosivo ad alto potenziale, che giaceva a 300 metri dalla costa da oltre 70 anni.

L’ordigno esplosivo, rimosso dal fondo, è stato rimorchiato a distanza fino a raggiungere una zona di sicurezza, individuata dalla competente Autorità Marittima, dove è stato distrutto attraverso le consolidate procedute in uso al Gruppo Operativo Subacquei tese a preservare l’ecosistema marino."È doveroso ricordare - afferma il comandante del Nucleo SDAI di Taranto, Tenente di Vascello Marco Tullio Cicerone - che chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili ad un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri».

ADDESTRAMENTO - È in corso a Taranto e La Spezia un’attività di addestramento delle unità della Squadra Navale della Marina militare finalizzata al mantenimento della piena capacità operativa. A Taranto la Seconda Divisione Navale, al Comando dell’Ammiraglio di Divisione Paolo Pezzutti, sta conducendo un’esercitazione con diverse unità navali, aeree e subacquee, tra le quali spiccano la portaerei Cavour, i cacciatorpediniere Andrea Doria e Francesco Mimbelli e la nave da supporto logistico Etna, con a bordo gli Allievi della Scuola Navale Militare F. Morosini. L’esercitazione, viene spiegato, mira ad addestrare gli equipaggi alle principali tipologie di operazioni in mare nei contesti antiaereo, antinave e antisommergibile.

Le attività sono impostate secondo una logica "a difficoltà crescente», con lo scopo di mettere il personale alla prova in un ambiente complesso e realistico, consolidando e incrementando così le capacità, sia sul piano individuale sia a livello di equipaggi. Nei prossimi giorni si uniranno al gruppo italiano anche due navi della Marina francese in rientro da una lunga attività in Oceano Indiano cui ha partecipato anche un elicottero della Marina italiana imbarcato per l’occasione sulla nave anfibia Mistral. Contemporaneamente, nelle acque antistanti La Spezia, un gruppo costituito dai cacciamine Alghero, Rimini e Termoli si esercita all’individuazione e neutralizzazione di ordigni subacquei al comando dell’Ammiraglio Silvio Vratogna, Comandante delle Forze di Contromisure Mine. Questo complesso di attività dei reparti navali si concluderà domani.  

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