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Taranto, Arcelor Mittal: domani stop a zincatura e ridotte attività laminatoio. Melucci: attendo cenno per tavolo

 
Redazione online

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Conte: «Mittal chiede 5000 esuberi, inaccettabile». Governo disponibile a discutere immunità

Il sindaco incontra la nuova dirigente per le Relazioni Istituzionali dell'azienda

Lunedì 18 Maggio 2020, 20:00

20:01

TARANTO - ArcelorMittal ha comunicato alle organizzazioni sindacali la fermata dalle 23 di domani degli impianti Zincatura 1 e imballo dello stabilimento siderurgico di Taranto, con la collocazione in cassa integrazione di 50 unità. Inoltre, la manutenzione del Laf (Laminatoio a freddo) si ridurrà di un ulteriore 40% rispetto all’attuale assetto. Da domani rientreranno al lavoro 22 addetti dell’Officina elettrica e successivamente 20 addetti alla finitura e 10 lavoratori del magazzino spedizione per 3-4 giorni. L’azienda nei giorni scorsi ha inviato la comunicazione del ricorso alla cassa integrazione ordinaria con casuale Covid a mille lavoratori, provocando le proteste delle organizzazioni sindacali. 

LE PAROLE DI MELUCCI - «Attendo un cenno dal Governo sull'insediamento del tavolo formale per l’accordo di programma». Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, lo ha ribadito in una nota diffusa dopo aver incontrato la nuova responsabile delle Relazioni Istituzionali di ArcelorMittal, Mariateresa Vignola, ricevuta a Palazzo di Città per un primo incontro ufficiale.
Il primo cittadino, spiega una nota del Comune, «è tornato ad esprimere grande rammarico per i fatti che si registrano quotidianamente nelle relazioni con le organizzazioni sindacali, con l’indotto e la città intera. Parliamo di buon grado con tutti - ha sottolineato Melucci - ma attendo un cenno dal Governo sull'insediamento del tavolo formale per l’accordo di programma, altre iniziative hanno un carattere del tutto transitorio e non risolutivo per il futuro di Taranto». Il sindaco ha fatto presente peraltro che «l'Amministrazione comunale, nel suo ruolo, garantisce dialogo costruttivo a tutte le parti di una vertenza così complessa, come quella legata allo stabilimento siderurgico».

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