TARANTO - «Fase due» con pochissime udienze almeno fino a settembre nel tribunale di Taranto. Si potrà accedere al tribunale solo indossando dispositivi di protezione individuale, come le mascherine e solo se si ha un appuntamento o si deve partecipare a un’udienza. A parte i processi urgenti, con detenuti o scadenza dei termini di prescrizione, la maggior parte dei processi sarà rinviata a date successive al 31 luglio, cioè a dopo l’estate, considerando la pausa estiva. Lo ha stabilito la presidente facente funzione del tribunale ionico Anna de Simone con un decreto emanato ieri dopo un confronto, per via telematica, con dipendenti, organizzazioni sindacali, dirigenti e avvocati.
Le udienze erano già state rinviate dal precedente decreto legge del governo a date successive al primo maggio ma la maggior parte delle strutture dove si tengono udienze e si depositano atti non è logisticamente adeguata a ricevere pubblico e addetti ai lavori in maniera sicura. Per queste ragioni, così come già previsto dal decreto legge governativo dello scorso 17 marzo, ogni tribunale sta adottando le misure più adeguate alle proprie strutture per evitare assembramenti e contatti ravvicinati tra persone che potrebbero favorire la diffusione del Coronavirus. Sul fronte delle udienze civili, d’accordo con l’ordine degli avvocati, si corre ai ripari utilizzando il portale dei servizi telematici (è stato predisposto un vademecum per i legali) così da ridurre l’afflusso di avvocati al palazzo di giustizia e implementare il lavoro dei cancellieri nel back office. Saranno trattate solo le udienze urgenti e indifferibili, i procedimenti cautelari, quelli giunti al termine, cioè alle udienze di conclusioni e decisione e quelle per le separazioni consensuali presidenziali e di divorzi congiunti. Per il settore fallimentare non saranno rinviate a dopo il 31 luglio solo le udienze che evitano la stasi dei procedimenti e consentono la circolazione di risorse finanziarie. Nel settore penale aule chiuse al pubblico e udienze solo per processi con detenuti, solo quelli che non rinunciano a rinviare l’udienza. Unica eccezione, i processi i cui termini di prescrizione scadono nel semestre successivo al 11 maggio. In quel caso i giudici possono fissare udienza prima del 31 luglio.