Oltre 1000 lavoratori dell’ex Ilva e dell’indotto, insieme ai delegati di Fim, Fiom e Uilm, partiranno da Taranto con una ventina di bus - scortati dalle forze dell'ordine - per raggiungere Roma, per la manifestazione nazionale #futuroallavoro organizzata da Cgil, Cisl e Uil in piazza Santi Apostoli. Tre i punti di partenza degli autobus: dalla Concattedrale in viale Magna Grecia, dal Palamazzola in via Venezia e da via Magnaghi. E’ prevista poi una breve sosta davanti alla direzione dello stabilimento ArcelorMittal prima di iniziare il viaggio per Roma.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha convocato giovedì 12 dicembre 2019, alle ore 17, le organizzazioni sindacali e i Commissari per un incontro su Ilva in amministrazione straordinaria. L’incontro sarà presieduto dal Ministro Stefano Patuanelli.
Parere favorevole dei pm di Taranto, intanto, alla richiesta di proroga presentata dai commissari dell’Ilva in As sull'uso dell’Altoforno 2, sequestrato e dissequestrato più volte nell’inchiesta sulla morte dell’operaio Alessandro Morricella. I commissari chiedono un anno di tempo per ottemperare alle prescrizioni di automazione del campo di colata. La decisione spetta al giudice Francesco Maccagnano, dinanzi al quale si svolge il processo sulla morte di Morricella, che si esprimerà tra l’11 e il 12 dicembre.
Venerdì 13, se non dovesse essere autorizzata la proroga della facoltà d’uso di Afo2, scatterebbe lo spegnimento dell’altoforno 2 perché scadono i tre mesi concessi dal Tribunale del Riesame per ottemperare alle prescrizioni. La Procura ha dato parere favorevole alla richiesta di proroga avanzata dai commissari di Ilva in As dopo aver letto la relazione depositata dal custode giudiziario del siderurgico Barbara Valenzano.
DALLE 23 DI OGGI LO SCIOPERO - Volantinaggio in fabbrica dei delegati sindacali di Fim, Fiom e Uilm di Taranto questa mattina in vista dello sciopero di 32 ore dei lavoratori diretti e dell’indotto che partirà oggi alle 23 per concludersi mercoledì 11 alle ore 7. Domani è prevista la manifestazione nazionale a Roma, con concentramento alle ore 10 in piazza Santi Apostoli, e da Taranto partiranno 15 bus. Lavoratori e sindacati protestano contro il nuovo piano industriale di ArcelorMittal che ha chiesto ulteriori 4700 esuberi per continuare a gestire lo stabilimento e pretendono il rispetto dell’accordo sindacale del 6 settembre 2018. Per Fim, Fiom e Uilm «è evidente che si rende necessario l’intervento del governo affinché si assuma una posizione chiara e in controtendenza rispetto a quanto prospettato da ArcelorMittal attraverso la presentazione del piano industriale». Ha indetto lo sciopero anche il sindacato Usb, annunciando per domani un presidio alle portinerie e poi un’assemblea davanti agli uffici della direzione.
CONTE: IL NEGOZIATO È SOLO ALL'INIZIO - Ai cronisti che hanno domandato se fosse vera l’indiscrezione, Conte ha replicato: «smentisco, con Mittal c'è un negoziato in corso, abbiamo delle controproposte molto efficaci nella direzione che avevamo concordato con il signor Mittal, e cioè avviare una robusta seria transizione energetica, conservare i livelli di occupazione quanto più possibile e investire ancor di più nel risanamento ambientale. Lavoreremo su questo e il negoziato è solo all’inizi».
I cronisti hanno chiesto se in campo ci sia una proposta di ingresso dello Stato: «Non mi fate dire i dettagli, dovete avere pazienza. Qualcuno può pensare che non stiamo seguendo 24 ore al giorno questo dossier, nulla di più sbagliato. Dovete comprendere che quando il dossier è tanto complesso e delicato io non posso, ne io né il ministro Patuanelli, né il governo ogni dieci minuti rivelare i dettagli sul negoziato in corso. Quello che posso anticipare, però, è che è prevista anche la partecipazione di aziende pubbliche, a partecipazione pubblica. Questo senz'altro. Quando ho parlato di 'sistema Italia' intendevo questo, noi siamo pronti a fare la nostra parte per rendere questo progetto ancora più efficace, credibile, per rendere il piano industriale ancora più sostenibile».
In questo momento stiamo negoziando con il signor Mittal. I cronisti hanno sottolineato che nell’incontro al Mise, tuttavia, Mittal ha proposto 4 mila esuberi: «quella proposta l’abbiamo già respinta e stiamo facendo delle controproposte».
Non posso rivelare dettagli ma abbiamo controproposte efficaci