TARANTO - Ed ora saranno gli studenti immatricolati al primo anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, tutti e 300 frequentanti a Bari, a decidere in piena autonomia se tornare a Taranto oppure cambiare e da Bari trasferirsi a Taranto. La decisione dovrà essere comunicata preferibilmente entro martedì 19 novembre (non oltre il 30 novembre) alla segreteria degli studenti presso la Scuola di Medicina (anche via mail). Chi decide di restare a Bari non deve tornare in segreteria. Dopo il passaggio in Senato accademico e il giorno dopo riavvio delle lezioni a Taranto. In cambio della scelta per Taranto, gli studenti riceveranno alcuni incentivi, primo tra tutti una borsa di studio il cui valore dipenderà appunto dal numero di adesioni, ma che comunque non sarà inferiore a 625 euro mensili.
Si tratterà di suddividere una quota (150 mila euro) dei fondi (250 mila euro) messi a disposizione dal Comune di Taranto per Medicina a Taranto in aggiunta all’accordo di programma triennale (1 milione e 200 mila euro previsti per il potenziamento del polo jonico). Ulteriori incentivi consisteranno nei buoni pasto che andranno sia agli studenti di Medicina che a quelli delle Professioni sanitarie a Taranto. A tale voce potrebbero essere destinati altri 20 mila euro. Ed ancora, ai più meritevoli del primo anno sarà assicurato un percorso formativo in un centro di simulazione europeo (da definire), nonché 2 borse di studio (una ad uno studente di Medicina ed un’altra ad uno studente delle Professioni sanitarie) probabilmente a Lublino dove c’è un centro di eccellenza in tema di ospedale virtuale e dove sarà in visita la prossima settimana una delegazione composta, tra gli altri, dal presidente della Scuola di Medicina, Loreto Gesualdo, dal direttore generale dell’Asl Ta, Stefano Rossi, dal direttore dell’Unità della Formazione della stessa Asl, Donato Salfi, e da Francesca Cannella, la giovane studentessa tarantina che, pur trovandosi in posizione di graduatoria utile a scegliere Bari, ha opzionato convintamente Taranto. Ed ancora, per incentivare gli studenti a studiare a Taranto, dove si punta ad una formazione d’eccellenza che avrà tra i suoi punti forti l’utilizzo di un ospedale virtuale su cui si deve ora cominciare a lavorare, ci sarà la copertura della formazione e certificazione Ielts di lingua inglese per tre studenti di Medicina e tre delle Professioni sanitarie. Eventuali studenti immatricolati con gli scorrimenti avranno diritto alla stessa scelta e alle stesse agevolazioni.
Nel riprendere a Taranto e nel caso di lezioni già seguite a Bari, gli studenti potranno non seguire le lezioni già seguite a Bari o riseguirle (le frequenze nei Bari saranno riconosciute). Il prossimo anno, inoltre, la sede di Taranto sarà una sede cliccabile separatamente nelle opzioni della graduatoria nazionale. Per tutti gli studenti di tutti i corsi di laurea presenti a Taranto, inoltre, previsto il miglioramento dei servizi di trasporto.
Dopo aver ottenuto dal Ministero l’okay definitivo all’attivazione della sede didattica di Taranto, il pacchetto di incentivi annunciato dai vertici dell’ateneo barese e già discusso l’altro ieri con i docenti e i rappresentanti degli studenti, è stato presentato ieri – informano gli studenti dell’associazione Unidea Medicina -, alla presenza dei professori Loreto Gesualdo e Cosimo Tortorella, all’intera platea di studenti immatricolati a Medicina. Tra questi ci sono gli studenti immatricolati, il più delle volte per effetto dello scorrimento della graduatoria, a Taranto (sui 60 posti disponibili) e molti dei quali avevano espresso remore sulla sede tarantina, considerata disagiata. Ma ci sono anche coloro che sono in attesa di fare rientro a Taranto e coloro che, in posizione utile in graduatoria e pur avendo occupato i circa 240 posti disponibili a Bari, potrebbero essere interessati a rivedere la loro decisione. Come si ricorderà, le lezioni avviate in un mare di contestazioni a Taranto erano state stoppate in realtà per un cavillo segnalato dal ministero: la sede tarantina non risultava accreditata. Il rettore Bronzini aveva congelato il corso e consentito la frequenza a Bari. Poi il chiarimento lo scorso 30 ottobre: quella tarantina è una sede didattica del corso regolarmente autorizzato a Bari e, dunque, segue un iter più semplice. Disco verde definitivamente confermato l’altro ieri con una ulteriore nota del Miur al Rettore che ha così avviato la riattivazione della sede di Taranto e consentito ai “dissidenti” di restare a Bari.