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Taranto, la raccolta dei rifiuti si farà con il porta a porta

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

raccolta differenziata

In Città Vecchia e Borgo verranno sistemati cassonetti automatici

Mercoledì 29 Maggio 2019, 09:50

TARANTO - Cambia, anzi cambierà, il modo in cui verranno conferiti e raccolti i rifiuti. A partire da ottobre e, a regime, dalla primavera del prossimo anno, verrà attivato il sistema porta a porta. Il progetto, elaborato dalla società Pmf di Roma (ieri rappresentata dall’ingegner Germani), in particolare, prevede che si parta con la Città Vecchia e il Borgo. E proprio qui, tra il centro storico e quello umbertino, si registra la prima vera novità. A differenza di quel che poi avverrà nelle altre cinque circoscrizioni, nella zona che va da via Leonida sino a piazza Fontana, la raccolta dei rifiuti non avverrà casa per casa. E come, dunque? Verranno installati complessivamente 800 cassonetti ingegnerizzati. Si tratta di contenitori automatici che potranno essere aperti inserendo una card che, al suo interno, conterrà probabilmente un codice per individuare chi avrà gettato i rifiuti. Di certo, quest’indicazione sarà contenuta all’interno dei quattro mastelli, come vengono definiti in gergo, che verranno consegnati alle famiglie degli altri quartieri a cui, invece, verrà rivolto il «porta a porta». In questo modo, l’Amiu (ieri rappresentata dal presidente Carlalberto Giusti) saprà se il cittadino avrà effettuato la differenziata nel migliore dei modi. I più virtuosi potranno avere anche delle riduzioni (le modalità sono allo studio) nella definizione della tassa sui rifiuti, mentre quelli più superficiali potrebbero incorrere anche in alcune sanzioni o in aumento della stessa tassa.

A proposito della Tari, nel suo intervento, è toccato al dirigente all’Ambiente, Carmine Pisano, precisare che «dopo due - tre esercizi finanziari a partire dall’avvio del progetto, potremmo valutare se il costo del servizio sia davero diminuito. In questo caso, ma solo in questo caso, sarebbero possibili delle riduzioni. La nostra direzione - aggiunge Pisano - si sta muovendo nel solco tracciato dal Consiglio comunale di Taranto che ci aveva invitato a ridurre i costi del servizio per diminuire, di conseguenza, l’importo della Tari per le famiglie e i commercianti». È poi il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, sottolinea che il nostro costo per lo smaltimento dei rifiuti «è determinato anche dall’oneroso costo di conferimento nelle discariche private. E, peraltro, non possiamo incidere sulla tariffa perché questa è determinata dall’agenzia regionale». Più in generale, sul (prossimo) avvio della raccolta dei rifiuti porta a porta, il primo cittadino di Taranto ricorda che «questo era previsto nel nostro programma elettorale e che, dopo un’iniziale fase di transizione, la nostra città potrà sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda di diverse città italiane (Torino, Milano, Firenze, Salerno e altre ancora). Questo - insiste Melucci - garantirà una maggiore pulizia e un migliore decoro urbano. Anche perché - fa sapere - all’inizio ci sarà tolleranza, ma poi ci saranno anche le sanzioni per chi, invece, sporca la nostra città». Rischio che, in effetti, c’è anche e soprattutto quando verranno definitivamente rimossi i cassonetti dalle strade per dar spazio al servizio porta a porta.
Ogni famiglia, escluse quelle che risiedono in Città Vecchia e Borgo, riceveranno quattro mastelli (ovvero contenitori) per raccogliere a casa: i rifiuti organici (da conferire 3 volte alla settimana), carta, plastica e metalli (1 volta), vetro (1 volta ogni 15 giorni), i rifiuti indifferenziati (2 volte alla settimana) e imballaggi carta e cartone (2 volte settimanali). Andranno sistemati nel portone dopo le 22 della sera precedente al conferimento del determinato rifiuto, fissato dal calendario che verrà diramato. Bisognerà, però, attendere la pubblicazione e la conclusione delle gare che dovranno essere indette dall’Amiu per acquistare contenitori, mezzi. Costo stimato tra i 10 e i 13 milioni di euro. 

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