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A 25 anni pulisce da solo piazza dopo bagordi del sabato

 
Emanuela Perrone

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Emanuela Perrone

A 25 anni pulisce da solo piazza dopo bagordi del sabato

Daniele Follieri ha deciso di ripulire da qualche settimana Piazza Garibaldi: «Iniziativa sociale, non politica»

Venerdì 29 Marzo 2019, 10:43

Si chiama Daniele Follieri, ha 25 anni e da qualche settimana ha deciso di ripulire, tutto da solo, piazza Garibaldi «vittima degli sporcaccioni del sabato sera».
Basterebbe attraversare la zona in prossimità di via Margherita il sabato sera, per rendersi conto dello stato di vergognoso degrado in cui versa la piazza: rifiuti e stoviglie in plastica tra le aiuole, bottiglie in vetro abbandonate sui marciapiedi.
Inciviltà e maleducazione a cui si aggiunge la strafottenza di chi lascia auto e moto in doppia e tripla fila, senza alcun rispetto per il codice della strada.


Daniele, che abita a pochi passi da quella piazza, non ci sta più e invece di lamentarsi senza far nulla, ha deciso di sporcarsi le mani e porre rimedio a questo scempio che puntualmente si ripete ogni fine settimana sotto gli occhi di tutti.
«In piazza Garibaldi sono cresciuto, qui ho imparato ad andare in bici senza rotelle. È la piazza dove passo almeno sei volte al giorno e dove, all’imbrunire del sole, con la bella stagione, mi siedo sulle panchine per leggere qualche libro. Per di più – aggiunge – è la piazza dove si affacciano il palazzo Archita e il museo archeologico nazionale di Taranto e sono stanco di ritrovarla, la domenica mattina, in uno stato indecoroso».
Così, armato di scopa e paletta e con tanta buona volontà, Daniele dallo scorso 16 marzo, trascorre il sabato sera a pulire almeno la metà degli ampi spazi di piazza Garibaldi.


«È una faticaccia, ve lo assicuro. - spiega – La prima volta ero solo e invece di farmi una birra con i miei amici, dalle 23,30 fino all’una, ho raccolto i rifiuti che diversi ragazzi stavano lasciando per terra. Qualcuno mi ha guardato stranito, altri mi hanno aiutato. Ho riempito nove sacchi di plastica tra bottiglie di vetro, indifferenziata e lattine di alluminio».
Un gesto provocatorio, e senz’altro nobile, che ha lo scopo di smuovere le coscienze di chi sporca e dimostrare alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale l’impellente bisogno di maggiori controlli e più efficaci interventi di pulizia.
«Tengo a precisare che non è colpa dei commercianti di quella via, molti dei quali si sono mostrati anche solidali nei miei confronti. Sono i fruitori dei locali i veri colpevoli».


«C’è bisogno di una maggiore sensibilizzazione. - commenta Daniele – La mia iniziativa spontanea, nata alla stessa maniera di quella dei ragazzi di “Ammazza che piazza”, non deve restare un caso isolato ma voglio coinvolgere tutto il vicinato».
A tal scopo ha tappezzato il borgo umbertino di volantini per far conoscere il suo progetto invitando chiunque a collaborare.
«Molti miei concittadini mi hanno contattato, fieri del mio gesto», informa.
Dopo la prima settimana, ora Daniele può contare sul contributo di molti suoi coetanei che hanno raccolto il suo appello. «Stiamo aumentando. - rileva fiducioso - Per il prossimo week end saremo circa una dozzina tant’è che ho intenzione di raddoppiare l’iniziativa: sabato sera puliremo piazza Garibaldi e domenica piazza della Vittoria».
Un risultato, a suo dire «inaspettato» che lo ha spinto ad aprire anche una pagina Facebook denominata “Piazze pulite” per denunciare le situazioni di degrado e chiamare a raccolta quanti come lui, sentono forte il desiderio di «migliorare questa città».
L’iniziativa, chiarisce Daniele, «ha una valenza sociale, non politica» e soprattutto apartitica. L’unico suo interesse, è il bene della città.

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