TARANTO - «Non mi sembra proprio che al rione Tamburi di Taranto sia regolarmente effettuata la pulizia notturna delle strade. Al contrario, in via Alessandro Manzoni, questa operazione non viene realizzata da diversi mesi. E non è questo l’unico caso perché ci sono tante altre strade del quartiere che subiscono lo stesso trattamento».
La segnalazione è di un cittadino residente nel rione che si trova a ridosso dell’Ilva di Taranto. Il signor Giulio Caliandro ha ritenuto opportuno far pervenire la sua lamentela dopo aver letto un articolo pubblicato lo scorso 11 settembre, nel quale si accennava che il servizio di spazzamento notturno viene effettuato per ben due volte al mese ai Tamburi e che riguarda anche i marciapiedi.
«Non è assolutamente così - prosegue il lettore - già dai tempi in cui la pulizia si effettuava una sola volta al mese».
Caliandro ci tiene inoltre ad evidenziare che «basta fare un giro per le vie del rione per rendersi conto che i marciapiedi sono invasi dalle erbacce che crescono liberamente, rendendo il tutto simile alla savana africana».
Il signor Caliandro è dispiaciuto anche perché a fine luglio l’amministrazione Melucci aveva annunciato il potenziamento del servizio di pulizia straordinaria nelle aree limitrofe allo stabilimento siderurgico e in tutto il quartiere Tamburi, con la finalità di limitare al massimo la permanenza delle polveri negli spazi pubblici, nelle more che si completi la copertura dei parchi minerali.
In quell’occasione, partendo dal principio che «chi inquina paga», l’amministrazione comunale fece sapere di aver approntato un calendario di pulizie radicali con costi a totale carico di Ilva Spa in amministrazione straordinaria.
Il servizio partì nella notte tra il 31 luglio ed il primo agosto, prevedendo l’utilizzo di un grande mezzo non convenzionale, idoneo a raccogliere polveri di ferro.
L’assessore all’Ambiente del Comune di Taranto, Francesca Viggiano, precisò anche che questa operazione non avrebbe sostituito le normali attività di pulizia stradale.
Per l’occasione, dunque, il territorio del quartiere Tamburi fu suddiviso in 8 aree omogenee, di estensione complessiva pari a circa 16 ettari. Furono inoltre incluse ulteriori aree, afferenti alla zona del Cimitero San Brunone e di Porta Napoli. Fu scelto un mezzo idoneo all’espletamento del servizio, dotato di sistema lavaspira per il manto stradale, affidato ad una società specializzata nel settore. Mentre all’Amiu fu affidata la pulizia completa dei marciapiedi. In previsione, appunto, il passaggio due volte al mese. Ma, secondo i cittadini, parte di questo, se non tutto, non si è ancora concretizzato.