TARANTO - Disco verde al bando di gara per l’appalto dei lavori per la realizzazione del nuovo ospedale di Taranto, il San Cataldo. L’Asl jonica ha, infatti, approvato la progettazione esecutiva realizzata da un’associazione di imprese (Rpa srl, Mmar Consult srl, Poolmilano srl, Ets spa Engineering and technical Services, Mythos Consorzio Stabile, technital spa). Nei giorni scorsi la rete di imprese di validazione (No Gap Controls srl e Conteco Check srl) aveva dato parere favorevole e dichiarato conforme tale progetto esecutivo, validato poi definitivamente lo scorso 13 giugno dal «rup» (responsabile unico del procedimento) dell’Asl. Il progetto esecutivo viene ora trasmesso ad Invitalia, l’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d' impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia, società che – allo scopo di procedere con maggiore trasparenza in questo grosso appalto pubblico – è stata incaricata ad indire e seguire l’intera procedura di gara per l’affidamento dei lavori.
Insomma, si è alla vigilia della fase di realizzazione dei lavori che, come previsto dal nuovo codice degli appalti nel frattempo intervenuto e che in qualche modo ha ulteriormente rallentato il passo, non potevano essere affidati congiuntamente a chi ha realizzato la progettazione esecutiva. Difficile dire quanto tempo ci vorrà ora per vedere realizzata l’opera. Si sa solo che, dopo l’appalto, i lavori non potranno durare meno di 3 anni e mezzo, oltre eventuali sospensive, ed i tempi tecnici per i collaudi. Ottimistiche, dunque, le previsioni di arrivare al 2023. Era il 7 agosto del 2012 quando la Regione Puglia approvò la proposta di realizzazione di cinque nuovi ospedali in Puglia, all’interno dei quali c’era appunto quello di Taranto. Ci sono voluti, dunque, sei anni nel corso dei quali la progettazione del nuovo ospedale aveva anche preso altre strade (tutta la vicenda legata all’ipotesi di collaborazione con il San Raffaele di Milano), per arrivare a questo punto. E voltare pagina.
Il nuovo ospedale, come è noto, sorgerà in prossimità della SS n. 7, lungo la nuova direttrice di collegamento tra Taranto e San Giorgio Jonico, in un’area destinata a «servizi di interesse pubblico: ospedali (B 2.4)». Avrà 715 posti letto, e sarà ospitato in un edificio di 6 piani (4 fuori terra, oltre a seminterrato ed interrato).
Il San Cataldo avrà un costo complessivo di oltre 207.500.000 euro, di cui 161.770.258,24 euro per lavori comprensivi di 2.672.333,74 euro per oneri della sicurezza e 45.729.741,76 euro per somme a disposizione della stazione appaltante. I fondi sono assicurati da una apposita delibera Cipe dell’agosto 2012 e da ulteriori fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia nel 2014 (impegnate risorse regionali pari a 66.919.503,82 euro. Fondi al sicuro nonostante i tempi lunghi, è stato chiarito in più passaggi. Era stato ventilato in passato, infatti, il rischio che i fondi, se non utilizzati entro un certo periodo, potessero andare persi. Successivamente poi, Giovanni Portaluri, responsabile di Invitalia, aveva assicurato che le risorse per il S. Cataldo erano al riparo dalla scadenza prevista dal decreto Milleproroghe, del 31 dicembre 2017, che avrebbe obbligato Invitalia ad appaltare i lavori di costruzione dell’infrastruttura entro fine dicembre, pena la perdita delle risorse. I fondi del San Cataldo, invece, sono stati blindati dal Contratto istituzionale di sviluppo, Cis, per l’area di Taranto sottoscritto prima dell’emanazione del Milleproroghe.