La sconfitta a Padova non era certo il miglior modo di concludere il 2024 per la Gioiella Prisma Taranto, e anche il modo in cui si è concretizzata non fa sicuramente sorridere: troppe lacune, soprattutto nelle fasi finali dei set, costano l’ennesimo match a zero di Lanza e compagni, in una sfida cruciale per il discorso salvezza, che ora si complica. Quinto stop di fila per i rossoblù, terz’ultimi con un solo punto di vantaggio su Monza e Grottazzolina.
Dopo un’ottima partenza ionica (0-3 con muro di Alonso), Padova si riprende fino ad arrivare al pari di Porro (5-5). Dall’errore di Santangelo a rete, che costa il 9-6, i veneti prendono possesso della frazione, piazzando un break importante che li porta sul 17-11. Taranto sembra sfaldata in questa fase e i padroni di casa ne approfittano, dilagando con Crosato e Masulovic. Sul 23-15 piccolo moto d’orgoglio degli ionici che, sospinti da D’Heer e Held, arrivano fino al 23-20. Sedlacek però prima in attacco e poi di muro trova i due punti che valgono il set a Padova.
Si dimostra più equilibrato il secondo parziale, con Taranto che riesce a registrare la difesa e a trovare più occasioni per pungere Padova. Gli errori ionici permettono a Porro di piazzare il 7-4, subito riacciuffato grazie a Held e Hofer (7-7). Le due squadre si rispondono colpo su colpo ma uno scatenato Sedlacek trova il 16-13, che sembra aprire una fuga. La Prisma risponde con l’ace di Zimmermann e con le giocate di Alonso, ritrovando la parità sul 18-18. Padova preme nuovamente sull’acceleratore e sigla tre punti di fila, compreso l’ace di Masulovic. La reazione tarantina è tardiva, con Padova più concentrata: il punto di Porro chiude il set sul 25-21.
Padova parte determinata anche nel terzo set, portandosi rapidamente sul 5-3 con la coppia Porro-Masulovic, ma la reazione della Prisma è veemente: i rossoblù di un ottimo Held ne piazzano 4 di fila arrivano sul 5-7. La fase che segue è combattiva e scoppiettante, ma Taranto mantiene sempre un certo vantaggio fino al 15-17 di Hofer, poi Held e ancora l’opposto canadese aumentano il gap. Padova si riavvicina, ribaltando l’inerzia e pareggiando sul 22-22 con uno strepitoso muro di Porro. Sul 24-24 l’ace di Zimmermann regala il set point, concretizzato poi dal muro di Hofer. Il quarto set si apre con un testa a testa che dura fino al 9-9, con Masulovic e Hofer tra i più ispirati. L’ace di Crosato regala il doppio vantaggio ai veneti (12-10), e lancia Padova verso una cavalcata irresistibile. I ragazzi di Boninfante non riescono ad arginare le offensive patavine e i padroni di casa vanno sul 17-13. Un altro break dei veneti fa capire che il set sia ormai indirizzato (21-14). Padova non ha cali di tensione e chiude set e partita sul 25-19.