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L'ex giallorosso Vanoli stregato dal Lecce: «Squadra già matura»

 
Fabio Casilli

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Fabio Casilli

L'ex giallorosso Vanoli stregato dal Lecce: «Squadra già matura»

L'esultanza della squadra dopo il gol di Piccoli

«I salentini cercano sempre il gioco e il risultato, anche chi subentra è decisivo. Che gol Piccoli». Crescita continua, complimenti a D’Aversa

Mercoledì 25 Ottobre 2023, 13:04

«Il Lecce conferma una crescita continua, faccio i complimenti a D’Aversa, che non sta facendo giocare la sua squadra da provinciale, ma è una squadra matura, che cerca sempre il risultato».

Sugli spalti di Udine, lunedì sera, c’era anche lui, Rodolfo Vanoli, ex difensore e soprattutto doppio ex giallorosso e bianconero: a cavallo tra metà anni ‘80 e primi anni ‘90 ha giocato cinque stagioni nel Lecce e tre con l’Udinese. Ma Vanoli è anche un habitué in Tribuna, al Via del Mare, vivendo ormai stabilmente nel Salento.

«Io ho visto tante partite del Lecce - spiega l’ex difensore originario del varesino - l’unica gara in cui, secondo me, la squadra ha giocato un po’ sotto tono è quella col Napoli. Per il resto, i giallorossi potevano vincere con chiunque».

Vanoli, nel Lecce, come ama ripetere anche mister D’Aversa, non c’è un gruppo formato solo da 11 titolari. Ma anche chi entra a gara in corso, vedi Piccoli e Sansone lunedì, danno come o magari anche più di chi parte dall’inizio.

«È così. Piccoli ha fatto un gran gol. Ma, al di là di questo, ho visto che, quando ha segnato, tutta la panchina del Lecce è andata verso Piccoli. E questi sono segnali importanti. Del resto, le situazioni migliori partono sempre dall’alto. A Lecce c’è una grande società, ci sono un presidente e un vicepresidente sempre presenti, ci sono il direttore Corvino e Stefano Trinchera che sono nel quotidiano, sono il cuore di questa squadra. A tutto questo poi si aggiunge il pubblico, che è meraviglioso. Anche lunedì, a Udine, hanno cantato dal primo al 90’. C’è tutta una sinergia che ti dà sempre un punto in più e mai in meno. E poi ci sono le qualità tecniche dei giocatori, perché questa squadra ha qualità e ha gamba, perché vedo che fino ad oggi ha un ritmo impressionante».

C’è il rischio che, a lungo andare, possa verificarsi un calo?

«Io penso che oggi come oggi, con questa rosa ampia, esce uno e ne entra un altro più o meno dello stesso livello. Corvino è stato bravo a dare a D’Aversa i famosi “doppioni”. RIpeto: entra uno, esce l’altro, e non noti la differenza. Ovviamente chi parte titolare, vuol dire che sta meglio dell’altro, però anche quelli che subentrano non sono da meno. Anzi. Come Sansone e Piccoli, che con l’Udinese hanno fatto la differenza».

Qualcuno ha dato un po’ meno contro l’Udinese?

«Io penso che Kaba abbia una grande forza fisica, però deve migliorare nella qualità del passaggio. Nel momento in cui questo ragazzo migliorerà anche lì, credo che sarà un centrocampista importante. Ha perso tanti palloni in uscita, sui quali l’Udinese poi riusciva a ripartire. L’unica cosa diciamo un po’ “negativa”».

L’Udinese ha invece confermato le sue difficoltà in questa stagione. Esonerato Sottil, deciso il ritorno di Cioffi sulla panchina bianconera.

«Anche l’Udinese è un’ottima squadra. Lì davanti, però, le manca una prima punta che consenta di far salire la squadra. Ma la difesa e il centrocampo sono più o meno quelli dell’anno scorso. A me è piaciuto come l’ha impostata Sottil: si è giocato l’uno contro uno e con quei tre del Lecce davanti, non è certo facile giocare l’uno contro uno. Quelli come Strefezza, Krstovic, Almqvist e Banda hanno accelerazioni importanti. Ripeto: l’impostazione Sottil l’ha data e si è giocato la partita senza paura. Però ovviamente ci sono i periodi in cui ti gira male e ti trovi in questa posizione di classifica. Ma sono convinto che l’Udinese ha i mezzi per recuperare».

Sabato prossimo arriva il Torino al Via del Mare. Altra gara complicata. A cosa deve fare attenzione il Lecce?

«Mah, a niente. Io penso che il Lecce stia dimostrando di giocarsela con chiunque. Il Torino è in periodo, in cui gioca bene, ma perde. Ho visto anche la partita con l’Inter. Per cui lasciamo volentieri a loro il bel gioco e noi vinciamo. E poi con gli attaccanti veloci che ha il Lecce, può creare grosse difficoltà a chiunque, a chiunque giochi con tre sulla linea difensiva».

Ai tifosi del Lecce cosa diciamo? Possono sognare alti traguardi o è meglio che stiano coi piedi per terra?

«Conosciamo bene il calcio. Io mi ricordo il nostro record di punti in serie A ai tempi di Carletto Mazzone (stagione 1988/89). Facemmo un campionato stratosferico e all’ultima partita col Torino rischiavamo di fare lo spareggio con la Lazio per non retrocedere. E potevamo arrivare pure in Europa. Ai tifosi dico solo di sostenere sempre questo gruppo, un gruppo veramente sano, importante e con grandi qualità e poi vedremo dove ci porteranno. Secondo me, ci regaleranno ancora tante, tante emozioni».

Notiziario La squadra giallorossa, rientrata nella notte dalla trasferta di Udine, si è ritrovata ieri mattina ad Acaya per una sessione di allenamento in vista di Lecce-Torino, in programma sabato prossimo, alle ore 18, al Via del Mare. Lavoro di scarico per i giallorossi che hanno giocato contro l’Udinese e allenamento regolare per tutti gli altri. Hanno proseguito nel lavoro personalizzato Blin e Dermaku. Per oggi il tecnico D’Aversa ha programmato una seduta di allenamento sempre al mattino ad Acaya.

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