BARI - «L'ostacolo è gigante ma noi non abbiamo paura di nessuno. Non andremo all’arrembaggio, staremo attenti a non subire, pronti a far male. Abbiamo vinto 10 gare in trasferta e proveremo a vincere anche stavolta».
Mister Michele Mignani ha presentato al San Nicola di Bari la sfida d’andata in Sardegna contro il Cagliari, in programma giovedì sera come gara d’andata della finale play off per la promozione in serie A.
Sulle condizioni del difensore e capitano Di Cesare ha poi rassicurato tutti: «Mancano due giorni alla partita in Sardegna. Oggi all’allenamento staranno tutti in grande forma». «Cagliari favorito? Ognuno ha le proprie idee. Se si guardano i due allenatori - ha chiarito - non c'è gara. Ranieri ha una storia e una carriera che richiederebbe giorni per raccontarla. Il Cagliari nella passata stagione era in A. Nelle ultime 18 gare ne ha persa solo una. Noi siamo una neopromossa con continuità di prestazioni ed entusiasmo. In queste sfide però si azzera tutti».
«Mi dispiace - ha continuato - non esser riuscito a farmi dare tutto da tutti i giocatori. Qualche atleta avrebbe potuto dare un contributo, ma non l’ha fatto per mio demerito. Conta quello che fa la squadra, e finora ha fatto un grande percorso».
«L'amore dei tifosi per Di Cesare e compagni? Sono l’ultimo a poterne parlare. Stiamo vivendo un momento bellissimo, con la gente che ci abbraccia e incoraggia. I ragazzi si sono meritati tutto questo, risvegliando un sentimento viscerale, e combattere altre due battaglie per il lieto fine», ha concluso Mignani.
IL COMMENTO DI RANIERI CT DEL CAGLIARI
«Una la dobbiamo vincere, a loro bastano due pareggi, noi faremo di tutto per raggiungere questo risultato». Ranieri suona la carica cosi in vista della sfida di andata della finale playoff con il Bari giovedì 8 alla Domus.
«Servono grande determinazione e volontà, noi possiamo ringraziare i nostri tifosi solo in un modo: giocando con il cuore - ha continuato - mi dispiace non avere uno stadio da 50mila posti, lo avremmo riempito. Spero che questo stadio arrivi presto». Unico assente rispetto alla semifinale Dossena , squalificato. Più Capradossi e Falco. Il mister dà ampie rassicurazioni sulle condizioni di Lapadula: «Lo preservo ancora - ha detto riferendosi all’allenamento aperto al pubblico di oggi - ma giovedì ci sarà». Ok anche Mancosu: «Sta bene, ha le stesse possibilità degli altri di andare in campo».
Il Bari? «Saranno i giocatori a cercare i suoi punti deboli - ha spiegato - finora ho visto una squadra forte e compatta, in grande salute come ha dimostrato in dieci contro il Sudtirol. Ma anche noi stiamo bene: nel massimo rispetto dell’avversario, vogliamo vincere». Anche con la forza del gruppo: «I giocatori che non giocano o che hanno giocato poco sono importanti - ha continuato - un esempio su tutti è Viola, l’ho aspettato e lui ha risposto. Ma a volte non si gioca non perché si è meno validi di chi sta in campo, ma perché sono importanti gli ingranaggi che funzionano. Siamo una famiglia, da subito ho battuto su un punto essenziale: nessuno può permettersi di sgridare il compagno, lo posso fare solo io». Sui singoli. Nandez? «Un trascinatore, ma abbiamo la fortuna in questa squadra di avere tanti trascinatori». Luvumbo «è giovane - ha concluso - ogni giorno che passa sarà più riflessivo ed esperto. Ma è già una mina vagante».