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Elena Di Liddo, da Bisceglie la farfalla giramondo che sogna le Olimpiadi

 
Mino Dell'Orco

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Mino Dell'Orco

Elena Di Liddo, da Bisceglie la farfalla giramondo che sogna le Olimpiadi

Dopo Pechino punterà tutto sul pass per Tokyo 2020

Venerdì 17 Gennaio 2020, 10:58

Tre ore di volo per attraversare la Cina ed arrivare a Pechino, sommate alle venti già impiegate nel tragitto da Roma a Shenzen. Tutte affrontate da Elena Di Liddo con il sorriso, la spensieratezza e l’orgoglio di rappresentare l’Italia nella Champions Swim Series, spettacolare competizione al suo secondo anno di vita organizzata dalla FINA per convogliare alcune delle massime espressioni del nuoto mondiale.

Com’è andata la prima sessione di questa intensa parentesi cinese?
«Decisamente bene. I riscontri delle gare di Shenzen sono stati incoraggianti. Vincere i 100 farfalla al cospetto di autentiche campionesse come l’olandese Kromowidjojo e la danese Ottesen è sempre un bel segnale, anche perché sono in una fase di carico ed ho proseguito la preparazione senza particolari soste. Sulla distanza dimezzata sono stata un po’ meno brillante, ma anche lì ho ottenuto un tempo in linea con le aspettative. Alla fine è arrivato il successo anche nella divertente staffetta mista mista 4x100, di cui sono stata capitana»

Quali obiettivi ti prefiggi nell’imminente weekend di Pechino?
«Disputerò le stesse gare a livello individuale sfidando le medesime avversarie. Sono determinata ad abbassare il mio tempo sui 100 farfalla e cercherò di avvicinarmi il più possibile al muro dei 58”. Le sensazioni sono positive e intendo dare il massimo delle mie attuali potenzialità, quindi cercherò di migliorarmi anche sui 50 con l’obiettivo di guadagnare almeno una posizione rispetto al bronzo di mercoledì»

Quale sarà il suo programma al rientro in Italia?
«Riprenderò subito a lavorare con il coach Raffaele Girardi alternando gli allenamenti tra la piscina Netium di Giovinazzo e l’impianto del Cus Bari. Chiaramente la preparazione sarà finalizzata all’appuntamento di metà marzo con i Campionati Assoluti Primaverili di Riccione, prima autentica chance per centrare il pass olimpico. La kermesse tricolore sarà preceduta da una verifica nel Trofeo Città di Milano a fine febbraio»

Otto anni dopo la beffarda esclusione dai giochi di Londra, con quali speranze lei torna a coltivare il sogno olimpico?
«È come riavvolgere il nastro provando con tutte le energie a scrivere un epilogo ben diverso. Nel 2012, appena maggiorenne, solo sei centesimi mi privarono di andare alle Olimpiadi. Ora sono un’atleta nel pieno della maturità e della consapevolezza, da un paio di stagioni ho acquisito una stabile dimensione internazionale e non voglio affatto lasciarmi sfuggire la possibilità di partecipare al più grande evento a cui uno sportivo possa ambire».

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