Ci sono anche i disegni di un bambino di duemila anni fa tra le meraviglie venute alla luce dalle ultime campagne di scavo del Parco Archeologico di Pompei. Alberto Angela, con la partecipazione del direttore Gabriel Zuchtriegel, degli archeologi e dei tecnici del Parco, racconta in «Pompei. Le nuove scoperte», uno speciale di «Meraviglie», prodotto da Rai Cultura in collaborazione con il Parco Archeologico e il Ministero della Cultura, in onda stasera alle 21.25 su Rai 1.
Interamente girato nel sito di Pompei, all’interno dei nuovi cantieri di scavo, il documentario utilizza una tecnica di ripresa unica: un unico piano sequenza, lungo oltre due ore, che attraversa l’area archeologica di Pompei seguendo Alberto Angela nella sua esplorazione senza alcuna interruzione. Grazie a questa particolare ripresa, i telespettatori avranno la sensazione di partecipare a una reale visita degli scavi di Pompei accompagnati personalmente da Angela attraverso un’avvincente narrazione e l’assenza di stacchi permetterà di avere una chiara idea dell’ubicazione degli spazi esplorati. Sarà come attraversare l’antica città, sommersa dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., con gli occhi di un pompeiano di duemila anni fa che vede risorgere dal materiale vulcanico gli oggetti quotidiani, gli affreschi, i graffiti e le tracce della propria vita di allora.
La visita parte dall’Odeion, il più piccolo dei due teatri della città, dominato dalla vista del Vesuvio che si erge in lontananza oltre le mura. Si snoda poi per le antiche strade di Pompei attraversando botteghe, terme, locande e case private, dove le tracce della vita quotidiana del primo secolo dopo Cristo suscitano meraviglia ad ogni passo.