Due matte struggenti, Beatrice Morandini Valdirana, contessa sopra le righe, e la depressa e anoressica Donatella Morelli, con un dolore terribile soffocato dentro, interpretate da Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti «regine» de La pazza gioia di Paolo Virzì, film di culto in onda stasera alle 19 su Sky Cinema Drama. Rimane epica la rocambolesca alla Thelma e Louise delle due protagoniste per scappare dalla casa famiglia per donne con disturbi mentali diventa il tempo per costruire un’amicizia, una confidenza, una relazione affettiva che una volta finito il giro folle per la campagna toscana sarà l’unica terapia per guarire.
L’opera, presentata nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2016, si aggiudicò in seguito 5 David di Donatello, tra cui quello come miglior film.
Valeria Bruni Tedeschi, istrionica contessa malata mentale, dichiarò di aver lavorato sul suo superego. «Così - aggiunse - più che costruire il personaggio di Beatrice l’ho de-costruito». Il film non ha avuto un casting perché Virzì scrisse con Francesca Archibugi una storia su misura per le sue protagoniste, cucendo addosso i ruoli a Bruni Tedeschi e alla moglie Micaela Ramazzotti, una Donatella depressa, dolente, disperata per una vita senza amore, incapace di gestire la maternità. Le due donne, che si dividono equamente la scena, si incontrano a Villa Biondi, una comunità terapeutica, dove entrambe sono sottoposte a misure di sicurezza. Tra loro vige il normale conflitto di caratteri e classe sociale, ma anche quella solidarietà al femminile volano della fuga fuori dalla struttura, che cementerà il loro lato umano.