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La felicità regala sempre sorprese

 
Erica Mou

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Erica Mou

La felicità regala sempre sorprese

E' difficile non farsi cogliere di sorpresa dalla felicità

Domenica 16 Ottobre 2022, 12:07

Care lettrici e cari lettori, oggi mi sposo. Ho pensato che questo giorno non sarebbe mai arrivato, sono cresciuta con la canzone “Nobody’s wife” di Anouk e la paura di perdere la libertà nel matrimonio. Forse è così, forse no. D’altronde è in questo momento, proprio mentre leggete questa colonna sul giornale, che mi sto sposando, che sto diventando una moglie mentre Signora lo sono sempre stata, lo siamo sempre. Pochi mesi fa, mentre la primavera stava finendo, io e il mio compagno ci siamo detti “sposiamoci”, così, come se fosse una cosa ovvia, un’idea semplice.

Ci siamo dati un tempo breve, quattro mesi per organizzare il tutto ci sembravano sufficienti e ci siamo lanciati. Documenti, compilati. Sala, scelta. Testimoni, pronti. Celebrante, anche. Fiori, pure. Vestito, acquistato il primo che ho provato.
Invitati, ok. Musica, ok. Fedi? Cavolo, le fedi! Ok, fatto anche questo. Tavoli, sistemati e speriamo nessuno litighi. Una cosa prestata, una cosa nuova, una cosa blu, una regalata, una vecchia. Sicuro abbiamo dimenticato qualcosa. Forse non abbiamo dimenticato niente. Ho scritto le promesse. Le ha scritte anche lui, ma io ancora non le ho incontrate, forse le sto ascoltando adesso mentre voi leggete questa pagina, forse è proprio ora che sto ringraziando la truccatrice di avermi messo un mascara waterproof. O forse invece è il momento prima, quello in cui mio padre e io stiamo sfilando verso il gazebo, quello in cui sono io stavolta che devo insegnare a lui, dopo trent’anni, come si fa a camminare. O magari vi siete svegliati presto e mentre leggete sono in stanza con le mie amiche con la radio accesa, a ridere, a prepararci, ad agitarmi per tutti i dettagli che vorrei poter controllare, a ricaricare mille volte la pagina del meteo online per essere sicure ci sia il sole.

Oppure è pomeriggio e noi stiamo già ballando, stiamo già mangiando troppo, abbiamo già le scarpe coi tacchi nella mano.
Questo giorno pensavo non sarebbe mai arrivato e invece è qui, rapido, inatteso anche se programmato, perché è difficile non farsi cogliere di sorpresa dalla felicità.

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