BRINDISI – La procura di Brindisi ha chiesto la condanna alla pena a 3 anni e 10 mesi di reclusione nel processo con rito abbreviato a Giovanni Borromeo, il faccendiere addetto – secondo l’accusa – alla manomissione delle buste per le offerte di gara, coinvolto nell’inchiesta su presunti appalti truccati alla Asl di Brindisi. Nel fascicolo sono indagati anche i vertici di diverse aziende, tra cui il presidente di Manutencoop Facility Management, Claudio Levorato, coinvolto nell’indagine su Expo 2015 della procura di Milano.
Il nome di Levorato compare nello stralcio dell’inchiesta sulla Asl brindisina per cui i due pm inquirenti, Giuseppe De Nozza e Nicolangelo Ghizzardi, hanno già notificato 51 avvisi di fine indagine. Oltre al presidente di Manutencoop, sono indagati due dirigenti della stessa azienda, Roberto Paini e Riccardo Infante. Un terzo, Mauro De Feudis, che fu sottoposto a misura cautelare nel novembre 2013, quando furono eseguiti 22 provvedimenti restrittivi, è a processo con rito ordinario insieme ad altre 11 persone. Inizialmente erano tutto 133 le persone indagate, per 69 delle quali è stata chiesta l'archiviazione.
Il vertice di Manutencoop è finito sotto la lente della magistratura brindisina per ipotesi di associazione per delinquere, turbativa d’asta e utilizzazione di segreto d’ufficio, in relazione a una gara da 10 milioni di euro per l'efficientamento energetico dell’ospedale Perrino di Brindisi, appalto che risale al 2010 e che prevedeva l’erogazione di fondi pubblici, procedura che fu sospesa e che non è stato più possibile espletare. Degli appalti 'pilotatì alla Asl di Brindisi e per la costruzione del porto di Molfetta (Bari) si parla negli atti dell’inchiesta milanese sull'Expo: per questo motivo i procuratori di Brindisi e Trani stanno per chiedere alla procura lombarda l’invio delle carte processuali.

Giovedì 15 Maggio 2014, 20:10
16 Maggio 2025, 15:16