Tutto è cominciato quando uno studente barese, lamentandosi della mancata chiusura delle scuole a causa di possibili problemi legati al maltempo, che poi non si sono effettivamente verificati, ha scritto al sindaco un tweet che recita così: "Emiliano è un c...ione di prima categoria! Bari allagata e non chiude le scuole! Cus iè nu trmon propr!" (frase in dialetto barese). Il sindaco, soprannominato in passato 'sceriffò proprio per la sua capacità di ribellarsi personalmente ai bulli e ai prepotenti della città, ha risposto con lo stesso linguaggio del giovane: "U' chiu trimon di tutt sì tu, vid ce va alla scol sfalzin! E mittet u cappid che sta u sol! (la traduzione della frase del sindaco scritta in dialetto è la seguente: il più stupido di tutti sei tu, vai a scuola scanzafatiche! E mettiti il cappello che c'è il sole).
In queste ore, intervenendo nel dibattito che si è accesso su Twitter, Emiliano scrive che "noi pugliesi siamo culturalmente egemoni in questo momento storico, e la parola 'trmon' è ormai un cult universale! trmon non è una parolaccia orribile, è come pirla a Milano e belin a Genova!". E infine rincara la dose, ponendo ancora un dubbio a tutti gli internauti: "per voi uno che scrive, a proposito del tweet del giorno, 'ora capisco cosa si intende x degrado delle istituzionì, che cosa è?". Probabilmente la risposta sta in quella parolaccia che il primo cittadino sta tentando di "sdoganare".
HO DATO UNA LEZIONE AD UN MALEDUCATO
«Credo di aver dato una bella lezione ad una persona molto maleducata», ha poi spiegato il sindaco di Bari, Michele Emiliano, commentando oggi pomeriggio, a margine di un incontro con i giornalisti, il dibattito in corso su Twitter dopo la sua risposta, contenente una parolaccia in dialetto, ad uno studente barese che lo insultava.
«In particolari situazioni – ha spiegato Emiliano – è bene che ci si esprima in un certo modo. Ci sono momenti in cui parlare la stessa lingua di chi ti si rivolge può avere vantaggi perchè ci si capisce più rapidamente». La frase che ha scatenato i commenti conteneva la parola «trmon» che secondo il sindaco è un «segno di egemonia culturale dei pugliesi».
«Un tempo – ha detto Emiliano – si parlava delle imprecazioni dei milanesi, dei genovesi, dei veneti e dei siciliani. Oggi che la Puglia è il cuore dell’Italia, evidentemente questa frase, questo atto di autoerotismo barese, grazie alla cinematografia e anche alla capacità della Puglia di attirare l’attenzione di tutto il mondo, è diventato un cult e può capitare di essere insultati così. Ma è un insulto che ha persino dei profili di simpatia, – ha concluso il sindaco – uno di quegli insulti che nascondono amicizia e l’ironia tipica dei baresi».