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186 giorni in Afghanistan Brindisi, torna il San Marco ma lunedì una festa a metà Nastro giallo sulla "Gazzetta"

 
186 giorni in Afghanistan Brindisi, torna il San Marco ma lunedì una festa a metà Nastro giallo sulla "Gazzetta"

Sabato 17 Marzo 2012, 08:15

03 Febbraio 2016, 00:38

di PIERLUIGI POTÌ
BRINDISI - Missione compiuta: i 422 fucilieri di Marina del Reggimento San Marco di Brindisi sono già sulla via del ritorno a casa dopo 186 giorni trascorsi in Afghanistan. I loro colleghi li hanno anticipati di qualche giorno ed ora nel Paese islamico è rimasto ancora un contingente impegnato ad addestrare le truppe militari indigene. Il rientro a Brindisi è previsto per lunedì mattina dopo che la Task force “Leone”, comandata dal capitano di vascello Giuseppe Panebianco, è stata in Afghanistan (nella regione di Farah) in attuazione della missione denominata “Nato Isaf” (International security & assistence force). In 186 giorni di missione, i fucilieri del San Marco sono stati impegnati in attività a favore della popolazione afgana e, insieme al personale del 5° Reggimento Genio Guastatori di Macomer dell'Esercito, hanno percorsoo su veicoli blindati Lince più di 75.000 km di pattugliamento nei distretti di Bakwa e Gulistan. Nell’ambito, inoltre, delle operazioni di Cooperazione civile e militare, i fucilieri del San Marco hanno realizzato 26 progetti, tra i quali: l’escavazione di pozzi per l’acqua dolce, la ristrutturazione di edifici, la costruzione di una struttura sanitaria, la realizzazione di canali d’irrigazione e la distribuzione alla popolazione civile di utensili per la coltivazione dei campi, di materiale scolastico e vestiario di vario genere. In più, hanno provveduto a distribuire medicinali e fatto visitare più di 2.500 pazienti, originari delle regioni di Bakwa e Gulistan. 

Lunedì mattina, verranno accolti in forma solenne, alla presenza del capo di Stato maggiore della Marina militare, l’ammiraglio di squadra, Luigi Binelli Mantelli. Ci saranno anche familiari e parenti che così potranno riabbraciare i loro “eroi” dopo ben 186 giorni di lontananza. Ma il ritorno dei Fucilieri non sarà l’unica occasione di festa. Il “San Marco”, infatti, proprio oggi compie 93 anni di vita: il 17 marzo 1919 fu la città di Venezia (eroicamente difesa dai fucilieri della Marina) a donare il proprio stemma costituito dal leone alato (simbolo ancora oggi del Reggimento) e il nome del suo patrono San Marco. Inoltre, nell’anno in corso, ci sono altre due ricorrenze: i 40 anni di permanenza a Brindisi e i 20 anni di “stanza” nella caserma “Carlotto”. Nel capoluogo messapico, infatti, il “San Marco si è stabilito nel 1972, dopo un breve periodo trascorso a Taranto. Inizialmente, il reparto fissò la sua sede nella stazione navale del Castello Svevo, poi - appunto - si spostò nell’attuale sede di contrada Brancasi, la caserma “Carlotto”.

Malgrado il clima di festa, però, la forza da sbarco (di cui il Reggimento San Marco fa parte, assieme al Reggimento “Carlotto”, avendo il primo funzioni operative e il secondo solo logistiche) ha ancora il pensiero rivolto ai due marò pugliesi - Massimiliano Latorre e Sal - vatore Girone - che si trovano in carcere in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori indigeni. E sino a quando non giungeranno notizie confortanti circa la loro sorte, per il San Marco sarà solo una festa... a metà.
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