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Barletta, cadaveri di due romeni trovati in casolare

 
Barletta, cadaveri di due romeni trovati in casolare

Martedì 13 Marzo 2012, 09:41

03 Febbraio 2016, 00:37

di GIANPAOLO BALSAMO
BARLETTA - Una ipotesi allucinante sul movente della carneficina. Una verità sconvolgente potrebbe emergere dall’orrenda mattanza scoperta ieri sera in via Trani, a ridosso della zona industriale e a poca distanza, nell’area nota come della «Tramvia». Raccapricciante la scena apparsa, nel tardo pomeriggio di ieri, ai vigili del fuoco intervenuti inizialmente per sedare le fiamme appiccate in un rudere del vecchio frantoio che un tempo sorgeva proprio nell’area abbandonata. Accanto al casolare, proprio in prossimità del cancello, tra le erbacce, c’erano due cadaveri (due cittadini romeni di 56 e 39 anni) in posizione supina. Uno, letteralmente sventrato e con gravi ferite alla testa, era ricoperto da un tappeto lercio. L’altro era accanto e presentava una vistosa ferita al fianco. 

Chi ha ucciso i due romeni e chi ha appiccato il fuoco al rudere dove, probabilmente, i due trovavano riparo dal freddo? Per il momento solo ipotesi. Certo, una verità sconvolgente potrebbe emergere dall’orrenda mattanza scoperta per caso dai vigili del fuoco allertati, intorno alle 18, per sedare l’incendio. I carabinieri della locale Compagnia, coordinati dal sostituto procuratore Ettore Cardinali del Tribunale di Trani, non escludono che i due possano essere stati massacrati probabilmente al culmine di un litigio scaturito da un diverbio con connazionali o con altri extracomunitari. 

Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori anche quella secondo la quale l’incendio sarebbe strettamente collegato al duplice omicidio. Chi ha ucciso i due romeni potrebbe essere anche colui che ha dato fuoco al rudere. È da accertare se prima o dopo l’efferata uccisione. Sul posto, oltre a carabinieri e polizia, in serata si è portato il pubblico ministero inquirente, il procuratore capo Carlo Maria Capristo ed il prefetto della provincia di Barletta-Andria-Trani, Carlo Sessa che ha preferito non rilasciare dichiarazioni su quanto accaduto. Subito dopo la scoperta dei cadaveri, gli stessi carabinieri (ai comandi del colonnello Fran - cesco Rizzo del Reparto operativo del Comando provinciale dei carabinieri di Bari e del capitano Marco Vatore della locale Compagnia) hanno battuto le zone circostanti alla ricerca di eventuali testimoni. Non solo. Sono stati bloccati ed interrogati anche alcuni cittadini stranieri trovati presso la stazione ferroviaria. Pare che uno dei due uomini uccisi sia stato riconosciuto dal figlio. Nessuna traccia, per il momento, dell’arma (forse un coltello) usata per la carneficina.
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