Una deroga di Giuseppe Conte salva Rosa Barone e Cristian Casili, ma non Grazia Di Bari pure arrivata al secondo mandato. Nelle liste del Movimento 5 Stelle per la Puglia ci sono dunque due consiglieri uscenti, e tante novità. La principale, nelle liste di Bari e nella Bat, è la presenza di Aldo Patruno, direttore del dipartimento Cultura della Regione che già 10 anni fa aveva tentato l’elezione nelle liste del Pd.
A Bari la capolista è Maria La Ghezza, 44 anni, già candidata sindaca (sconfitta) a Polignano a Mare, con il consigliere comunale di Bari Antonello Delle Fontane. Nuova candidatura anche per Viviana Guarini, che dieci anni fa era stata eletta nelle liste M5s al primo mandato di Emiliano prima che il Tar modificasse l’esito della consultazione.
«Mi candido come esponente della società civile nella lista del Movimento 5 Stelle – ha detto Guarini - per portare in Regione la voce di chi ogni giorno lotta per diritti, lavoro, ambiente e giustizia sociale. Anni di esperienza, studio e impegno sul territorio mi hanno dato gli strumenti per trasformare le battaglie di piazza in proposte concrete. Non ho sponsor potenti né grandi finanziatori - chi conosce la mia storia lo sa. La mia forza sarete tutte e tutti voi, che in questi anni avete condiviso sogni, lotte, fatiche e conquiste».
A Brindisi il capolista è Roberto Fusco, avvocato, già candidato sindaco per il M5s nel 2024. A Lecce la lista è guidata da Casili, a Foggia da Barone, nella Bat da Patruno, mentre a Taranto dalla candidata sindaca sconfitta Annagrazia Angolano. La presenza di Patruno ha già sollevato molte perplessità, oltre che le polemiche del centrodestra: Fratelli d’Italia ha fatto notare l’inopportunità che un dirigente esterno della Regione, tutt’ora in carica con responsabilità importanti, possa fare campagna elettorale.