La competizione per l’elezione nel prossimo Consiglio regionale è già una vera riffa: sullo sfondo ci sono le incertezze legate al numero complessivo degli eletti (l’assemblea ne avrà 40 o 50?) e quelle inevitabili connesse dell’algoritmo che fa scattare i seggi nei vari collegi, con notevole imprevedibilità per le liste più piccole, le fantomatiche civiche democratiche. In ogni caso, nel campo largo del Salento, si moltiplicano i fogli Excel con ipotetiche proiezioni, soprattutto perché la demolizione da parte del governo nazionale - con una impugnazione alla Consulta - dell’emendamento anti-sindaci, ovvero anti-Decaro, rimette in gioco anche energie e candidature che sembravano nei giorni scorsi costrette al congelamento, se non messe nel cassetto in attesa di tempi migliori.
Tra i progressisti correranno per una riconferma quattro big: sono Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale e vicepresidente nazionale del Pd per l’area Schlein, il consigliere dem Donato Metallo, forte di un radicamento diffuso nel territorio e di un legame consolidato con Decaro, l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, che ha puntellato il suo consenso con un efficace dialogo con tutto il mondo produttivo e con le categorie, e, infine, l’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo, tra i più attivi nell’organizzazione nella Puglia meridionale della rete per l’europarlamentare barese.
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