I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2005 e il 2007 e riguardano le presunte pressioni che Micunco avrebbe esercitato sugli imprenditori che avevano chiesto ai vigili del fuoco il rilascio della certificazione di prevenzione incendi, atto indispensabile per poter esercitare l’attività d’impresa. Tra gli episodi concussivi contestati dalla procura di Bari al comandante dei vigili del fuoco, ci sono la fornitura di un albero di Natale e dei relativi addobbi, il pagamento di una cena, la richiesta di assunzione di una conoscente presso il colosso svedese Ikea, dal quale Micunco ottenne anche la fornitura gratuita di 20 poltrone, e il trasloco di masserizie da un alloggio di servizio alla sua abitazione privata. Per il difensore di Micunco, avv.Francesco Paolo Sisto, che ha fatto ricorso, «la decisione del tribunale del Riesame sottolinea la necessità che, in situazioni di incensuratezza dell’indagato, si rifletta maggiormente sul ricorso alle misure cautelari, a maggior ragione quando i fatti contestati sono così risalenti nel tempo».

Lunedì 25 Gennaio 2010, 16:56
02 Febbraio 2016, 21:18
BARI – Il tribunale del Riesame di Bari ha revocato gli arresti domiciliari e ha applicato l’interdizione dai pubblici uffici per due mesi nei confronti del comandante dei vigili del fuoco di Bari, Giovanni Micunco, di 61 anni, arrestato l’8 gennaio scorso. Per Micunco – a quanto è dato sapere – i giudici hanno annullato le contestazioni di truffa, confermando i reati di concussione e di falso.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2005 e il 2007 e riguardano le presunte pressioni che Micunco avrebbe esercitato sugli imprenditori che avevano chiesto ai vigili del fuoco il rilascio della certificazione di prevenzione incendi, atto indispensabile per poter esercitare l’attività d’impresa. Tra gli episodi concussivi contestati dalla procura di Bari al comandante dei vigili del fuoco, ci sono la fornitura di un albero di Natale e dei relativi addobbi, il pagamento di una cena, la richiesta di assunzione di una conoscente presso il colosso svedese Ikea, dal quale Micunco ottenne anche la fornitura gratuita di 20 poltrone, e il trasloco di masserizie da un alloggio di servizio alla sua abitazione privata. Per il difensore di Micunco, avv.Francesco Paolo Sisto, che ha fatto ricorso, «la decisione del tribunale del Riesame sottolinea la necessità che, in situazioni di incensuratezza dell’indagato, si rifletta maggiormente sul ricorso alle misure cautelari, a maggior ragione quando i fatti contestati sono così risalenti nel tempo».
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2005 e il 2007 e riguardano le presunte pressioni che Micunco avrebbe esercitato sugli imprenditori che avevano chiesto ai vigili del fuoco il rilascio della certificazione di prevenzione incendi, atto indispensabile per poter esercitare l’attività d’impresa. Tra gli episodi concussivi contestati dalla procura di Bari al comandante dei vigili del fuoco, ci sono la fornitura di un albero di Natale e dei relativi addobbi, il pagamento di una cena, la richiesta di assunzione di una conoscente presso il colosso svedese Ikea, dal quale Micunco ottenne anche la fornitura gratuita di 20 poltrone, e il trasloco di masserizie da un alloggio di servizio alla sua abitazione privata. Per il difensore di Micunco, avv.Francesco Paolo Sisto, che ha fatto ricorso, «la decisione del tribunale del Riesame sottolinea la necessità che, in situazioni di incensuratezza dell’indagato, si rifletta maggiormente sul ricorso alle misure cautelari, a maggior ragione quando i fatti contestati sono così risalenti nel tempo».