BARI - Saranno i Comuni, titolari del servizio idrico, ad entrare nel capitale sociale di Acquedotto Pugliese, assegnando poi il servizio a sé stessi, secondo il modello delle società in house. L’acqua in Puglia, quindi, resta pubblica. Ma la corsa continua ed entro il prossimo anno l’iter dovrà essere completato. L’Autorità idrica Pugliese (AIP) ha deliberato, intanto, a favore dell’affidamento diretto, ad una realtà interamente pubblica e partecipata dagli enti locali, della gestione del servizio idrico integrato a partire dal 2026. L’in house ha prevalso, rispondendo meglio di altre soluzioni agli indicatori di convenienza, efficacia, efficienza e sostenibilità economico-finanziaria: è in grado di garantire infatti, secondo gli esiti tecnici alla base della decisione, soluzioni soddisfacenti in termini di qualità ed universalità del servizio, rispetto ad altre forme di gestione miste o aperte al mercato...
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