Oltre a Micunco sono stati arrestati altri due funzionari: un suo collaboratore - Luigi Cippone, 52 anni, di Bari, addetto all’ufficio prevenzione incendi - e Rocco Mercurio, 56 anni, di Bari, dipendente dell’Istituto superiore prevenzione e sicurezza sul lavoro (Ispesl) con mansioni di verifiche nel settore degli apparecchi a pressione ed impianti di riscaldamento, nonché «collaboratore di fatto - secondo l’accusa - dello studio tecnico impianti e sicurezza dell’ingegnere Rocco Luciano Uva di Bari».
L’ingegner Uva e il legale rappresentante della «Euro Tecno Service Srl», l’ingegnere Nunzio Pio Bellincontro, 51 anni di Mesagne, sono indagati a piede libero. Altre 5 persone sono indagate: il vigile del fuoco Raffaele Speranza, perché avrebbe realizzato lavori di manutenzione di una caldaia all’interno dell’alloggio di servizio del comandante; i dipendenti Ispesl Antonio De Musso. Domenico Amato e Salvatore Sollazzo (colleghi di Rocco Mercurio) perché avrebbero agevolato la certificazione di revisioni ad impianti a gas mai effettuate; i funzionari regionali Michele Di Leone e Giuseppe Bellomo, accusati di aver favorito Micunco nella liquidazione di rimborsi benzina in occasione di ispezioni che in realtà sarebbero state effettuate con l’auto di servizio.
Ci sono la fornitura per due anni di un albero di Natale e dei relativi addobbi, il pagamento di una cena, la richiesta di assunzione di una conoscente presso l’ipermercato Ikea, dal quale ottenne anche la fornitura gratuita di 20 poltrone, e un trasloco da un alloggio di servizio alla sua abitazione privata tra gli episodi di presunte tangenti contestati.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2005 e il 2007 e riguardano le presunte pressioni che Micunco insieme a Cippone avrebbe esercitato sugli imprenditori che avevano chiesto il rilascio della certificazione di prevenzione incendi.
Il «sistema Micunco» avrebbe prodotto anche una serie di falsi per mettere a posto una pratica riconducibile alla società «Dec» del gruppo De Gennaro. I vertici della società – assicurano fonti giudiziarie – non sono indagati. Per aggiustare la pratica potrebbe essersi adoperato il professionista incaricato dalla società, dopo essersi accorto di non aver allegato all’incartamento, inviato ai vigili del fuoco e al Comune, un grafico importante. L’amministratore unico della «Dec», Vito De Gennaro, ha dichiarato di non essere informato dei fatti contestati e di essere «disponibile a fornire ogni chiarimento sulle procedure adottate per la specifica questione».
[l. nat.]