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Puglia, salta il Consiglio per i funerali del vigile del fuoco, ma restano le frizioni nella maggioranza

 
Alessandra Colucci

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Alessandra Colucci

Puglia, salta il Consiglio per i funerali del vigile del fuoco, ma restano le frizioni nella maggioranza

Rinviato ancora l’ok al Defr, il documento economico al centro di una feroce polemica nell’ultima seduta prima della pausa estiva

Giovedì 19 Settembre 2024, 09:22

BARI - Un evento tragico – i funerali del vigile del fuoco Antonio Ciccorelli, morto nell’adempimento del proprio dovere – ha bloccato i lavori del Consiglio regionale, convocato per questa mattina ma che non si terrà, come ha stabilito l’Ufficio di Presidenza, dopo la seduta di ieri. Una decisione presa per permettere ai consiglieri eletti nella provincia di Foggia, ma non solo, di partecipare alle esequie, alle quali sarà presente il gonfalone della Puglia, su disposizione della presidente Loredana Capone.

Il dramma della cronaca, quindi, permette alla politica di prendersi una pausa, in considerazione del fatto che la seduta in programma per oggi si preannunciava come un vero e proprio banco di prova per la maggioranza di Michele Emiliano. All’interno della quale, nonostante gli annunci di accordi e gli evidenti riposizionamenti – il ritorno del campo largo è cosa fatta, ormai – non cessano i mal di pancia.

Si potrebbero forse interpretare così alcune scelte operate ieri, nelle varie sedute di commissione che si sono tenute per approvare il Defr, il documento economico al centro di una feroce polemica nell’ultima seduta prima della pausa estiva, quando era stato respinto da una maggioranza che era apparsa lacerata.

Il provvedimento, infatti, era tornato al vaglio delle commissioni e, perché fosse licenziato da quella competente ovvero la I, era necessario che tutte le altre si esprimessero. All’appello mancavano la III, la VI e la VII e, proprio nella VII, sia Grazia Di Bari (M5S) che Massimiliano Stellato (Iv, capogruppo del Misto) si sono astenuti. Non solo. Sono state registrate anche alcune assenze dei consiglieri del Pd: un segnale ad Azione che sta puntando i piedi per un ingresso in giunta? La possibilità che si apra un nuovo fronte polemico? Si vedrà. L’ordine del giorno di oggi, comunque, prevedeva sia l’esame del Nir, punto molto caro al M5S, che lo stesso Defr: entrambi sarebbero stati discussi grazie alle cinque firme depositate per ciascuno. Ma, come detto, il Consiglio non si terrà: lo spazio per le trattative si allarga. 

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