CEGLIE MESSAPICA - «Saluto con favore ogni tipo di accordo, se garantisce tre punti essenziali: l’internalizzazione del servizio attraverso il passaggio immediato del centro alla ASL; la definizione dell’accordo entro il prossimo 17 settembre, affinché all’udienza del 18 settembre non ci sia alcun rinvio, magari usando la scusa delle trattative in corso, ma solo la rinuncia al giudizio o alla domanda cautelare; la cura adeguata dei pazienti, la più importante tra le condizioni imprescindibili». E’ quanto scrive il consigliere regionale Fabiano Amati a proposito degli esiti dell’incontro di ieri 10 settembre tra la Regione e la Fondazione San Raffaele su una ipotesi di accordo che miri alla chiusura della vertenza per il ritorno del centro di riabilitazione alla gestione della Asl di Brindisi.
«Non ho letto l’ipotesi di accordo», scrive Amati che poi entra nel merito della questione rimarcando la difficoltà a definire eventuali transazioni: «Non ho nulla da eccepire sull’eventuale definizione delle partite economiche, anche attraverso un condono sulle fatture pagate per prestazioni extra tetti e sulla compensazione del canone di locazione, soprattutto se saranno in grado di trovare un qualsiasi dirigente della Regione e della Asl disposti a sottoscrivere la regolarità tecnica dell’atto». Amati ricorda che «la Regione ha segnalato e documentato numerose illegittimità, portate peraltro a conoscenza della Procura della Repubblica. La mancanza dei requisiti organizzativi, accertati dal Dipartimento di Prevenzione della Asl, pongono seri dubbi sulla congruità delle cure e generano ampi sospetti almeno sugli ultimi 4 decessi, materia peraltro oggetto di segnalazione - sempre da parte della stessa Asl - alla Procura della Repubblica».