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Regione Puglia, manca il numero legale e il Consiglio non completa l'iter per il referendum sull'autonomia

 
Redazione online

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Nuova sede consiglio regionale Puglia, corsa contro il tempo per la prima riunione

Il Consiglio avrebbe dovuto approvare oggi, oltre al Defr, anche le integrazioni alla richiesta di referendum abrogativo della legge sull'autonomia differenziata

Martedì 30 Luglio 2024, 20:35

BARI - La seduta del Consiglio regionale pugliese è stata sospesa e aggiornata tra un’ora per mancanza del numero legale, registrato durante la votazione di un emendamento, a firma del consigliere Tutolo, al primo articolo della proposta di legge sulla reintroduzione del trattamento di fine mandato dei consiglieri regionali. L’emendamento conteneva la sostituzione della decorrenza della data, dal primo gennaio 2013 al primo gennaio 2020, dalla quale riconoscere l’assegno di fine mandato.

Ma nulla di fatto per i lavori in Consiglio regionale pugliese. Non è bastata un’ora di pausa, dopo la caduta del numero legale, per ricomporre la frattura nella maggioranza di centrosinistra. Al rientro in Aula, infatti, il consigliere di Azione, Fabiano Amati, ha chiesto di anticipare la discussione di un provvedimento inserito al quarto punto dell’ordine del giorno, posticipando quindi la votazione sull'autonomia differenziata. Una richiesta, però, che è stata respinta dalla presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, perché «non prevista dal regolamento».

A quel punto, il consigliere regionale Antonio Tutolo (gruppo Misto) ha chiesto di verificare se ci fosse il numero legale, la presidente ha chiamato la votazione che ha dato esigo negativo. La seduta quindi è stata interrotta definitivamente per mancanza del numero legale nel giro di un’ora. In sostanza, dopo la bocciatura del Documento di economia e finanza regionale il Consiglio non è andato più avanti nei lavori. Il consiglio avrebbe dovuto approvare oggi, oltre al Defr anche le integrazioni alla richiesta di referendum abrogativo della legge sull'autonomia differenziata.

CGIL PUGLIA, GIGIA BUCCI: «GRAVE IL NULLA DI FATTO DEL CONSIGLIO SU AUTONOMIA»

«Ora i consiglieri regionali della Puglia, almeno quelli della maggioranza che sostengono la lotta contro il disegno di legge Calderoli, possono andare in vacanza con un macigno sulla coscienza. Riteniamo infatti politicamente grave la mancanza del numero legale nel giorno in cui in Consiglio regionale si doveva completare l’iter per la proposta di referendum popolare sull'autonomia differenziata». Lo dichiara la segretaria regionale della Cgil Puglia, Gigia Bucci.

«Questo - aggiunge - mentre migliaia di cittadini corrono ai banchetti allestiti da sindacati, associazioni e partiti per sottoscrivere la proposta di referendum e mentre sulla piattaforma digitale si veleggia in tre giorni verso le 300mila firme. Una sconnessione dal sentire diffuso dei cittadini pugliesi, sperando non vi siano state strane forme ritorsive in conseguenza della mancata approvazione del Trattamento di fine mandato».

Secondo Bucci «sarebbe gravissima la mancanza della Puglia tra le regioni che promuovono il referendum contro il dl Calderoli, avrebbe a nostro avviso ripercussioni sul rapporto di fiducia con i cittadini e i lavoratori. Con la speranza che ci sia modo e voglia per recuperare, essendo fondamentale la Puglia per raggiungere il numero di cinque consigli regionali necessari a sostenere la richiesta di referendum».

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