BARI - Sedici furti di cavi di rame negli ultimi 50 giorni, in qualche caso anche per due volte nella stessa giornata con pesanti ripercussioni sulla circolazione ferroviaria: è la denuncia che Ferrotramviaria ha sottoposto all’attenzione della Prefettura di Bari, della Questura, della polizia ferroviaria e anche della Regione Puglia. Tre di questi furti si sono verificati negli ultimi tre giorni, uno dei quali questa mattina. Inevitabile la circolazione dei treni compromessa.
In tre giorni (21 maggio, 22 maggio e 15 giugno) si sono registrati due furti a distanza di diverse ore ma nella stessa giornata. Di notte come durante le ore diurne. Anche il furto di stamani ha riguardato gli impianti di segnalamento nella zona di Fesca, esattamente come in tutti gli eventi del mese di giugno, da giovedì 13 in poi, dopo una fase di «pausa" rispetto agli episodi registratisi a maggio. «Le ripercussioni sul servizio ferroviario risultano essere gravose ed onerose - afferma il direttore generale Massimo Nitti - ; gli episodi si sono registrati in un primo momento sulla tratta Bitonto-Terlizzi mentre in questa fase tutti nell’ambito del piazzale di Fesca San Girolamo, talvolta in galleria. Inutile aggiungere che le conseguenze pesano enormemente sulla qualità del servizio fornito, ma anche sulla vita dei viaggiatori, che si trovano ad affrontare forti ritardi ed inevitabili soppressioni delle corse. Peraltro, con ripercussioni sul collegamento ferroviario per l’aeroporto internazionale «Karol Wojtyla», in un periodo dell’anno in cui si registra già un forte incremento di viaggiatori».