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Tangenti Puglia, la Regione sarà parte civile nell'udienza all'ex Dg Asset

 
Redazione online

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Tangenti per appalti a Bari, la difesa al Riesame: «Revocare arresti»

Il gup deciderà se rinviare a giudizio 12 persone

Martedì 23 Aprile 2024, 18:35

BARI - Con la costituzione di parte civile della Regione Puglia e del commissario per il dissestro idrogeologico è cominciata, dinanzi al gup del tribunale di Bari, l’udienza preliminare a carico di 12 persone, tra cui Elio Sannicandro, ex direttore generale di Asset Puglia ed ex soggetto aggiudicatore della Commissione regionale per il dissesto idrogeologico, interdetto nel novembre scorso (per un anno) con l’accusa di aver ricevuto tangenti per 60mila euro dall’imprenditore di Lucera (Foggia) Antonio Di Carlo in cambio di appalti per lavori al torrente Picone e della lama Lamasinata, a Bari. Oggi le parti hanno sollevato questioni preliminari sulle quali deciderà il giudice nella prossima udienza, fissata per il 25 giugno prossimo.

I fatti risalgono al periodo tra il 2019 e il 2020, quando il dirigente ricopriva il ruolo di soggetto attuatore della commissione regionale per il dissesto idrogeologico. In casa di Sannicandro gli inquirenti trovarono e sequestrarono durante le indagini 8500 euro in contanti, ritenuti parte di quella tangente. I reati, contestati a vario titolo, ai 12 indagati sono di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti.

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