BARI - Scende ancora il quantitativo di acqua negli invasi con -140 milioni metri cubi di acqua per cui sale l’allarme siccità in Puglia, con l’assenza di piogge che mettono a rischio le semine di cereali e legumi, pascoli compromessi e ortaggi che non riescono ad entrare in produzione. E' quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio di Anbi Nazionale aggiornati al 14 febbraio 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre si sono in corso le verifiche dei tecnici in campo in tutta la regione per una puntuale valutazione degli effetti prodotti dallo stress idrico sulle colture.
«Intanto sale l’allerta nelle campagne - aggiunge Coldiretti - dove le coltivazioni ingannate dall’inverno caldo sono ancora più sensibili al maltempo e al previsto abbassamento delle temperature, con i mandorli fioriti in Puglia a febbraio, gli oliveti in perenne vegetazione e la mancanza di piogge che sta già determinando una preoccupante siccità». «La finta primavera con le temperature ben al di sopra della norma e le ripetute giornate di sole di questo febbraio anomalo stanno ingannando 13.00 sciami di api in Puglia che si sono risvegliate in anticipo per le anomali climatiche, ma a rischio sono le piantine di grano e legumi soprattutto nelle "terre bianche" ricche di argilla e creta, mentre la carenza idrica sta determinando un calo drastico di foraggio verde nei pascoli - spiega Coldiretti Puglia - con l’aggravio dei costi per l'acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell’attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele, con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi e le risemine.