BARI - Arriva anche a Trani l’inchiesta sull’evasione fiscale dei dentisti, che avrebbero percepito ingenti guadagni in nero occultandoli al Fisco grazie ad un software progettato da Tommaso Carbone, ingegnere 59enne di Palo del Colle, titolare della società Tomproject.
Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari Domenico Zeno ha infatti disposto il sequestro di beni immobili e conti correnti per un ammontare di 524mila euro nei confronti di un odontoiatra di Molfetta, e di oltre 700mila per un collega di Barletta: il provvedimento nei confronti di quest’ultimo, però, è ancora in fase di esecuzione. L’ipotesi di reato contestata per tutti è quella di dichiarazione fraudolenta, riferita agli anni di imposta dal 2016 al 2021.
Si tratta di una costola dell’inchiesta avviata dalla Procura di Bari, che nell’agosto del 2022 con la pm Luisiana Di Vittorio aveva notificato 25 avvisi di proroga delle indagini preliminari nei confronti di altrettanti medici odontoiatri, residenti non solo nel capoluogo ma anche a Gravina, Polignano, Altamura, Alberobello, Gioia del Colle, Noci Conversano, Rugliano, Noicattaro e Bitonto.
Nel novembre successivo è stato disposto un sequestro di un milione di euro nei confronti di uno specialista di Casamassima. Alcuni sequestri sono stati poi parzialmente revocati...