Laboratori di analisi: fermi tutti. La nuova riorganizzazione deliberata dalla giunta regionale pugliese alla fine del 2023, può attendere. A sostenerlo, il presidente della Commissione Sanità Mauro Vizzino e il consigliere Marco Galante, in rappresentanza della sottocommissione sulla riorganizzazione dei laboratori analisi
Cosa è successo, dunque, tra la fine di dicembre e questi primi venti giorni di gennaio? «L’approvazione della delibera di Giunta lo scorso 28 dicembre sulla riorganizzazione della rete dei laboratori analisi accreditati, con cui si obbligano i laboratori ad aderire al modello B entro il 31 dicembre 2023 non tiene infatti conto dell’emendamento nel decreto Milleproroghe che ha disposto la proroga al 31 dicembre 2024 per la riorganizzazione - spiegano Vizzino e Galante - Dopo aver appreso della comunicazione arrivata alle Asl e alle organizzazioni di categoria, abbiamo immediatamente chiesto spiegazioni all’assessore Palese che ci ha rassicurati sul fatto che la delibera sarà ritirata proprio in ragione della proroga approvata a livello nazionale. La battaglia per salvare la rete dei laboratori analisi sul territorio e non permettere a poche multinazionali di cannibalizzare l’intero settore, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro, va avanti».
«Il passaggio dall’attuale modello A - continuano i due consiglieri - che consente alle reti di aggregare strutture di altissima qualità in grado di erogare qualsiasi tipo di prestazione, al modello B, costituto da un solo HUB e da semplici punti prelievo, si tradurrà nella perdita di migliaia posti di lavoro e in un inevitabile peggioramento dei servizi. Abbiamo lavorato per mesi con la sottocommissione e il dipartimento Salute, in maniera trasversale, per evitare che questo accadesse. La proroga è stato il risultato del lavoro a più livelli, e permetterà di trovare soluzioni adeguate per garantire la qualità dei servizi e la tutela dei livelli occupazionali. Non possiamo permettere a pochi grandi gruppi, in maggioranza stranieri, di detenere il mercato. Per fare questo chiederemo di convocare nuovamente in audizione in Commissione Sanità le associazioni di categoria più rappresentative, i funzionari del Dipartimento e l’assessore Palese. Nel corso degli incontri svolti negli scorsi mesi abbiamo affrontato anche un’altra questione su cui è necessario tenere alta l’attenzione: il nuovo tariffario nazionale che abbassa il rimborso delle prestazioni in maniera drastica, mettendo ulteriormente a rischio gran parte delle strutture. Anche di questo si parlerà nel corso dell’audizione».