BARI - La V commissione del Consiglio regionale pugliese ha approvato all’unanimità il disegno di legge sugli interventi di ristrutturazione edilizia che supera e sostituisce la proroga del Piano casa, dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale. Il consigliere delegato all’Urbanistica Stefano Lacatena ha illustrato il provvedimento evidenziando che l’obiettivo è rendere applicabile in Puglia l'innovata disciplina della ristrutturazione edilizia introdotta dal decreto legge 76/2020 per la rigenerazione urbana e superare definitivamente la stagione dei rinnovi dei vecchi Piani casa.
Gli interventi di ristrutturazione edilizia che saranno eseguiti dovranno «essere finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente ed alla promozione degli interventi di edilizia residenziale sociale» e «dovranno essere orientati alla progressiva riduzione del degrado, del sottoutilizzo e dell’abbandono degli ambiti urbanizzati interessati, contribuendo al contenimento del consumo di suolo, all’adattamento ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici a scala urbana», si legge nel testo. Verranno riconosciuti degli incentivi volumetrici del 20% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 300 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici esistenti; del 20% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici residenziali esistenti, che non comportino la modifica della destinazione d’uso; del 35% della volumetria complessiva per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, legittimi o legittimati, ricadenti nelle zone omogenee B e C, aventi qualsiasi destinazione d’uso, da destinare alla residenza.
«Apprezziamo il lavoro svolto sul disegno di legge relativo agli interventi di ristrutturazione edilizia, che auspichiamo rimanga tale nelle questioni di merito, andando ad incidere solo sugli interventi ricadenti nelle aree urbanizzate». Lo dichiarano il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili e il capogruppo del M5S Marco Galante a margine della seduta della V Commissione in cui è stato approvato il disegno di legge con cui vengono disciplinati gli interventi di ristrutturazione edilizia. "Abbiamo accolto a tal riguardo positivamente - continuano Casili e Galante - le criticità evidenziate in audizione da parte di tutti gli auditi, che hanno rimarcato come interventi previsti fuori dal perimetro urbano, come quelli nelle zone agricole, debbano essere oggetto di una legge organica sull'urbanistica che consenta di trattare temi così delicati nell’ambito della pianificazione del territorio. L’obiettivo principale della norma deve essere quello di rigenerare il patrimonio urbanistico esistente, migliorandone qualità, sicurezza, sostenibilità energetica ed ambientale. Tutto il resto andrebbe ad inficiare la portata virtuosa della legge. A tal fine abbiamo presentato alcuni emendamenti che, d’intesa con il consigliere delegato Lacatena, saranno oggetto di approfondimento per superare le criticità emerse in audizione».