TARANTO - La Puglia, la regione che oggi ospita a Taranto l’Italian Cruise Day 2023, manterrà l’anno prossimo tre scali nella classifica dei primi 20 porti crocieristici italiani, con Bari primo porto in regione con 451mila passeggeri movimentati e 159 toccate navi (rispettivamente, +6% e +10% sul 2023), davanti a Taranto, in ulteriore crescita sul record di quest’anno con circa 142mila crocieristi movimentati e 45 toccate nave (+18% sul 2023).
Secondo le previsioni di Risposte Turismo contenute nel report di ricerca di riferimento per la cruise industry italiana, Brindisi sarà il porto pugliese a crescere di più, con oltre 110mila passeggeri movimentati (+28% sul 2023) e 57 toccate nave (+30% sul 2023). «Particolarmente dinamico - ha osservato Francesco di Cesare, presidente Risposte Turismo - il turismo crocieristico in Puglia con i tre principali scali tutti già impegnati da operazioni di imbarco e sbarco di crocieristi che molto spesso arrivano da fuori regione, sfruttandole connessioni aeree e rappresentando una ulteriore risorsa per il territorio e le economie locali» . Si tratterà, ha aggiunto, «di cogliere opportunità concrete su più fronti: le fasi pre e post crociera, i numerosi operatori coinvolti e la possibilità di intensificare flussi anche in mesi come ottobre, da sempre centrali nelle dinamiche di turismo crocieristico nel Mediterraneo».
Oltre 200 gli operatori presenti al forum. Marie-Caroline Laurent, Direttore Generale CLIA Europe, ha affermato che «i numeri e le prospettive per il futuro sono ottime, specialmente per l’Italia. Bisogna tuttavia lavorare per conservare questo trend e per mantenere il ruolo di leadership che l’Italia detiene sia come prima destinazione del Continente, sia come Paese dove ricadono i maggiori benefici economici del comparto. Per questo le compagnie hanno investito e continueranno a farlo, ma c'è bisogno del supporto di tutti, governi, porti, terminal, destinazioni e partner. Perché è solo lavorando insieme che navigheremo verso un futuro migliore e ancora più sostenibile».