Domenica 07 Settembre 2025 | 22:45

Sanità: «Le ortopedie pugliesi nella top five italiana»

 
Massimiliano Sisto

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Massimiliano Sisto

Sanità: «Le ortopedie pugliesi nella top five italiana»

Il chirurgo barese Caiaffa lascia la guida della società «Otodi»

Lunedì 09 Ottobre 2023, 08:13

08:16

«Lascio gli ortopedici ospedalieri italiani in buonissime mani per i prossimi anni».

Le parole pronunciate con tono emozionato dal palco del Palacongressi di Riccione portano la firma di Vincenzo Caiaffa, il barese chirurgo ortopedico di lungo corso giunto al termine di un biennio ricco di successi come presidente di Otodi. La società scientifica ha celebrato in questi giorni in Romagna la quindicesima edizione del Trauma Meeting, evento di punta del calendario 2023, con i big dell’ortopedia italiana a confronto, impegnati anche nella formazione dei giovani colleghi strutturati e specializzandi.

Da velista professionista che affronta il mare nel tempo libero come definirebbe la sua esperienza da commissario tecnico degli ortopedici italiani?

Ho ereditato il timone della presidenza di una società preparata e frizzante con il motore al massimo dei giri ma con l’àncora incagliata a causa della pandemia. Siamo arrivati a risultati strabilianti in pochissimo tempo: il neo presidente Fabrizio Cortese riuscirà a fare ancora meglio.

Una priorità in agenda per gli ortopedici italiani?

Basterebbe citare l’argomento scelto per questa edizione del Trauma Meeting: le fratture articolari dell’anziano attivo dipingono l’identikit del paziente tipico che popola i nostri reparti. Quelli che un tempo appartenevano alla cosiddetta terza età vogliono legittimamente continuare a svolgere una vita attiva. A noi il compito di trovare la soluzione migliore per la loro salute.

I camici bianchi, si sa, invecchiano con i pazienti. Si teme un vuoto generazionale anche tra gli ortopedici?

Un numero per sintetizzare il futuro: 3042 iscritti e quasi 2500 partecipanti in presenza al Trauma Meeting. Una fetta importantissima è rappresentata da giovani chirurghi raggruppati in Otodi Young: con il loro linguaggio fatto di tecnologia digitale, robotica, realtà aumentata abbiamo costruito il Bootcamp e la Masterweek. Nuove strade apprezzatissime che consentiranno di aumentare il loro bagaglio formativo.

Ricerca e sviluppo da un lato, pratica clinica dall’altro: il comune denominatore è la sana sostenibilità economica che, al netto del PNRR, sembra ancora una chimera per la sanità specie nel Sud Italia. Lei è preoccupato?

In alcuni casi bisognerebbe copia-incollare il modello Otodi per l’organizzazione degli eventi: grazie al lavoro di squadra l’80% dei costi del Trauma Meeting era già coperto a marzo scorso. Nonostante i meccanismi più complessi dell’ospedalità pubblica, le parole d’ordine restano managerialità e interdisciplinarietà. Solo cosi possiamo, da tecnici, indicare le soluzioni più corrette al decisore politico.

Come si posizionano le ortopedie pugliesi su scala nazionale?

In chiave traumatologica il Piano Nazionale Esiti redatto ogni anno dall’Agenas ha certificato nella «top five» delle ortopedie italiane il posizionamento del dipartimento ortopedico e traumatologico della Asl Bari in merito ai pazienti con frattura del collo del femore operati entro le 48 ore dal ricovero. Sul fronte della ortopedia programmata, come accaduto recentemente a Putignano, la scelta di concentrare in alcuni ospedali la chirurgia protesica di anca, ginocchio e spalla, facendo ruotare i dirigenti medici dei singoli reparti della Asl, ha consentito un aumento esponenziale degli interventi ed un contemporaneo abbattimento delle liste di attesa. Due segnali evidenti che la rotta è invertita e il vento sta cambiando.

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