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Escalation di truffe agli anziani: l'allarme di Uil Pensionati Puglia

 
Redazione online

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Bari e le truffe agli anziani, altri due arresti

Il modus operandi è sempre lo stesso: telefonano o fermano per strada le vittime prescelte, spacciandosi come rappresentanti delle forze dell’ordine o avvocati

Mercoledì 06 Settembre 2023, 12:01

Telefonano o fermano per strada le vittime prescelte, spacciandosi come rappresentanti delle forze dell’ordine o avvocati. Con la scusa di un incidente stradale o per la liberazione di un figlio o nipote da presunti arresti o problemi giudiziari, sottraggono somme di denaro in contante o oggetti di valore.

È il modus operandi dei truffatori che prendono di mira gli anziani. Secondo Uil pensionati Puglia, «i reati aumentano soprattutto nel periodo estivo, dato che le città si svuotano e i figli e i parenti delle persone anziane sono fuori per le vacanze». Il sindacato parla di un’escalation dei casi, soprattutto a Bari. «Molte persone tendono a non denunciare i reati che hanno subito, per vergogna o timore - spiega in una nota la segretaria generale, Tiziana Carella -. Siamo impegnati in campagne di sensibilizzazione e informazione in favore delle persone anziane, fornendo loro gli strumenti per prevenire e per evitare di essere truffati».

Proprio per proteggere questi cittadini, durante il periodo estivo è stato realizzato il progetto R-estate in compagnia, in collaborazione con l’assessorato al Welfare del Comune di Bari, nella sede dell’Ada, per supportare le persone rimaste sole in città e fornire loro i consigli utili per non cadere nella rete di malintenzionati. A breve, ricorda il sindacato, «saranno riattivati incontri e laboratori con esperti del settore per la prevenzione di episodi di truffe e raggiri per strada, telefonici e online». Il consiglio è di «chiamare immediatamente le forze dell’ordine - conclude Carella - di non aprire mai la porta di casa a sconosciuti e non consegnare somme di denaro per pagare eventuali multe o cauzioni per salvare figli o nipoti da problemi giudiziari o simili». Inoltre è importante «non rispondere mai agli sms e ai messaggi di posta elettronica, apparentemente da parte dell’Inps, nei quali si chiede di aggiornare i propri dati anagrafici o di fornire il Pin del proprio conto corrente bancario».

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