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«Internazionalizzazione, ultimo miglio e Grande Mela»: la ricetta di Salomone per il turismo

 
Marisa Ingrosso

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Marisa Ingrosso

«Internazionalizzazione, ultimo miglio e Grande Mela»: la ricetta di Salomone per il turismo

«Sul boom dei prezzi tante falsità. Visto questo importante afflusso di turisti americani, abbiamo chiesto il volo diretto Bari-New York»

Giovedì 31 Agosto 2023, 13:34

L’estate sta finendo e gli “industriali” pugliesi del Turismo hanno già gli occhi puntati sulle stagioni a venire e su ciò che ritengono siano punti cardine per la competitività regionale, ovvero l’internazionalizzazione, da conseguire anche grazie alla partecipazione a Fiere di settore; il cosiddetto “ultimo miglio”, cioè la parte finale del collegamento ai luoghi di villeggiatura dai “nodi” aeroportuali, portuali e ferroviari, e infine il diretto Bari-New York. A tirare le fila e a indicare la rotta è il coordinatore del Turismo di Confindustria Puglia Massimo Salomone: «Circa l’estate 2023 parliamo di sensazioni, giacché i dati definitivi li avremo a ottobre. Però le sensazioni sono che sicuramente c’è una piccola flessione dei flussi incoming derivanti dal turismo degli italiani, perché l’inflazione e la conseguente flessione dei consumi si sono fatti sentire, ovviamente, anche nel mese di agosto; però sopperita da un notevole flusso di turisti stranieri, i primi tra i quali sono gli americani, gli australiani (che mancavano dal 2019 dalla nostra regione), i francesi che hanno affollato e stanno affollando tuttora la Puglia, gli olandesi e gli svizzeri».

Che lei sappia questo ritorno degli australiani è “turismo delle radici”, sono emigrati e figli di emigrati o no?

«Può essere dovuto a quello, un turismo delle origini... ne parlavamo anche con Luca Scandale (il dg di PugliaPromozione; ndr). Può essere dovuto a quello ma dobbiamo approfondire. Io posso dire che le strutture ricettive associate alla nostra Sezione Turismo, e noi abbiamo albergatori, termalisti, villaggi e campeggi, a fronte di una leggera flessione, leggerissima mi correggo, hanno un RevPAR (dall’inglese Revenue Per Available Room, è un indice della performance alberghiera che “incorpora” sia le tariffe sia le camere disponibili; ndr), che parte dal +5% e fino al +10%, da giugno ad agosto».

Questo dà un’idea anche degli aumenti...

«Aumenti dovuti sicuramente al costo delle stanze in aumento e ciò è dovuto all’aumento dei prezzi in generale».

Quindi è un intervallo fisiologico o c’è davvero stato il boom di aumenti di cui s’è tanto parlato su alcuni media?

«I prezzi, grazie a Dio, li fa il mercato perché non siamo in un regime socialista. C’è stato un battage mediatico anomalo. Molto soprattutto a inizio di agosto e a livello nazionale. Non so qual era il fine. Denigrare la Puglia? O una forma di invidia per la scelta della Meloni di fare il G7 in Puglia? Quello è un grande evento cioè con oltre 10mila partecipanti. Un grande evento di quel tipo ti dà una serie di benefici e ritorni, la Puglia diventa una destinazione turistica in vetrina per 3-4 mesi se non 6 mesi. Secondo me anche quello è stato un fattore scatenante di tutto questo attacco. Si voleva colpire la Puglia come regione cara quando, in effetti, non lo è. Dopo gli eventi di Dior, Gucci, Dolce & Gabbana, il G7 sarà veramente la consacrazione della Puglia e di tutto il sistema di ospitalità della Puglia. Ma abbiamo la più grande offerta di spiagge libere d’Italia, chiunque può costruirsi una vacanza a poco prezzo in Puglia».

Guardando al futuro, cosa serve a voi imprenditori? Collegamenti?

«Noi ne abbiamo parlato anche con Vasile (Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia; ndr). Visto questo importante afflusso di turisti americani, abbiamo chiesto il volo diretto Bari-New York. Certo, bisogna trovare la compagnia e vedere se il volo è sostenibile, ma quello sarebbe l’ideale. I dati degli aeroporti, per altro, sono ottimi. A luglio sono stati oltre un milione i passeggeri transitati da Bari e Brindisi».

Che altre esigenze?

«Il problema è dell’ultimo miglio. Ci sono carenze infrastrutturali. Dobbiamo continuare a lavorare su questo. Perché se vuoi venire in Puglia devi venire gommato e con i prezzi di carburante alti… Inoltre, bisogna lavorare sull’internazionalizzazione, promuovere la Puglia a livello internazionale. Quindi, fare più fiere di settore anche su prodotti turistici particolari, dalle sale ricevimenti, che è in ascesa, al congressuale, che sta andando benissimo soprattutto nella zona del Barese. Infine, serve un più incisivo taglio del cuneo fiscale a beneficio dei nostri collaboratori».

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